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(ANSA) – ROMA, 1 DIC – Chiuse tutte le tendopoli in Abruzzo: le ultime 13 persone sono state sistemate in alberghi e nella caserma Campomizzi a L’Aquila.

Circa 18mila persone sono distribuite tra alberghi e case private nell’Aquilano e nelle altre province. Oltre 1.500 persone sono ospitate tra la scuola Gdf di Coppito e la caserma Campomizzi. Altre 6.700 sono nelle abitazioni antisismiche del progetto C.a.s.e. e oltre 600 nei moduli abitativi provvisori (Map) nei paesi della provincia dell’Aquila.

giuliani

Giampaolo Giuliani L'Aquila 2009 La mia verità sul terremoto

In occasione della presentazione del suo libro, “La mia verità sul terremoto”, Giampaolo Giuliani riaccende la polemica contro chi non ha voluto credere ai suoi allarmi, in particolare contro Enzo Boschi, presidente dell’InGV.

Nella pagina di Abruzzo24TV sono riportati i video della trasmissione che Rete8 ha dedicato all’uomo che le istituzioni hanno insultato e denunciato, ma del quale moltissimi  Abruzzesi hanno imparato a fidarsi.

vai al link   >>http://www.abruzzo24ore.tv/news/Giampaolo-Giuliani-le-mie-verita-sul-terremoto-dell-Aquila/13904.htm

Mentre i giornalisti dei vari Tg fanno a gare per illustrare il “nuovo miracolo italiano” (la casa agli Aquilani in 7 mesi!), la città di L’Aquila rimane sommersa dalle macerie.

Primi interventi alla basilica di Collemaggio

Primi interventi alla basilica di Collemaggio

Il Patrimonio Artistico Aquilano  corre gravi pericoli con l’avvicinarsi dell’inverno, tanto da far temere al sindaco di L’Aquila la sua perdita irreparabile.

Un esempio per tutti è Collemaggio, la cattedrale voluta da Celestino V, la Chiesa della Perdonanza.
Chi non è rimasto sbigottito nel vedere,  durante la cerimonia della Perdonanza,  la Chiesa sventrata, la navata centrale ricoperta da un immenso cumulo di macerie! Quelle macerie, dopo 7 mesi,  stanno ancora lì, come in tutto il centro aquilano, beni storici e culturali di immenso valore stanno letteralmente  marcendo …!!!

Oggi L’Unità dedica la sua prima pagina alle macerie dell’Aquila e pubblica un articolo-denuncia di Luca Del Fra dal titolo univoco, che riporto integralmente:

La speculazione minaccia i ruderi storici dell’Aquila

di Luca Del Fra

Non riesce a darsi pace. Armando Carideo guarda le foto del somiere dell’organo storico di Santa Maria di Collemaggio de L’Aquila ed è incredulo: «Si è imbarcato – spiega -, e così piegato non serve a niente, al massimo potranno metterlo in un museo». Il somiere è il cuore di uno strumento musicale antico e nobile come l’organo. «È rimasto sepolto per mesi sotto le macerie, spuntava dai calcinacci ma nessuno se n’era accorto. Appena mi hanno fatto entrare nella basilica l’ho subito riconosciuto, e in pochi giorni lo hanno tirato fuori». Ma oramai era agosto: «Non è possibile sapere in che condizione fosse ad aprile dopo il crollo, ma certo questo tipo di danni più che dall’urto sono dovuti all’abbandono e alle intemperie, pioggia, sole, umido, caldo… ». Dal 1990 Carideo ha diretto un progetto per il recupero degli organi storici abruzzesi, un ricchissimo patrimonio accumulato attraverso i secoli. Durato oltre15anni è statoun lavoro all’avanguardia per metodologie, precisione e risultati, preso a esempio da paesi come la Germania e gli Stati Uniti. Subito dopo il sisma che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile, Carideo si è offerto volontario per salvare quegli organi, che conosce uno a uno come fossero vecchi amici: ha scritto al Ministero, al commissario straordinario Bertolaso, alle sovrintendenze. Non gli hanno neppure risposto. E lui non riesce a darsi pace, mentre un patrimonio organario tra i più ricchi d’Italia giace nell’incuria o rischia di essere danneggiato per sempre da interventi di mani inesperte. Come per gli organi, lo stesso vale per tutto il patrimonio artistico aquilano: i palazzi storici giacciono lì e in otto mesi non si è riusciti neppure a puntellarli tutti. Una situazione paradossale, ma sempre quando s’incrociano disorganizzazione, incuria, dilettantismo, sullo sfondo si profila l’ombra di una speculazione.

SOLO MANCANZA DI FONDI?

«Se arriva la neve li squaglia quei palazzi» si è lasciato sfuggire il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente parlando del centro storico. E ha ragione: di fronte ai ritardi dal ministero dei Beni Culturali alzano le mani. Tutto dipende dal super commissario Bertolaso e dal suo vice Luciano Marchetti che si occupa dei beni culturali e che lamenta l’assenza di fondi e dice «devo lavorare a credito… ». Al contrario delle tante promesse, il governo di soldi ne ha stanziati pochini per la messa in sicurezza dei beni culturali: appena 20 milioni, ancora non a disposizione, ma che dovrebbero, forse, arrivare fino a 50. Non a caso sette ex ministri della Cultura – Buttiglione, Fisichella, Melandri, Paolucci, Ronchey, Urbani, Veltroni – hanno proposto al governo di istituire una tassa di scopo per la salvaguardia e il restauro dei beni abruzzesi. Resta però inspiegabile come mai una parte del patrimonio mobile – quadri, sculture, mobilio e via dicendo – sia ancora all’interno di edifici inagibili, alcuni non puntellati. La mancanza di fondi rischia di diventare una mezza verità, che nasconde unamezza bugia: «Il problema è completamente diverso – spiega Giuseppe Basile, storico dell’arte dell’Istituto nazionale del restauro oggi in pensione e tra i protagonisti del salvataggio e del restauro della Basilica di SanFrancesco ad Assisi, durato appena due anni – dopo il terremoto dell’Umbria e delle Marche, la competenza sui beni culturali delle zone colpite dal sisma venne affidata a Mario Serio, che era il direttore generale del ministero che si occupava di quei beni anche nella normalità. Per lui fu facile e immediato intervenire: sapeva chi chiamare, dove e come mandarlo. Oggi invece è tutto sotto gli auspici della protezione civile, che si comporta in modo militare e fa lavorare, anche come volontari, solo suoi affiliati o quelli di associazioni da lei riconosciute, come Legambiente e le Misericordie. Mi sono offerto come volontario, ho detto che mi sarei pagato l’assicurazione sulla vita per non essere di peso, ma alla fine ho capito che comunque non mi avrebbero chiamato».
LA DENUNCIA

I restauratori sono in agitazione a livello nazionale: per il terremoto dell’Umbria e delle Marche vennero mobilitati i migliori, stavolta il timore diffuso è che per gli organi musicali e per tutto il resto si facciano avanti, con spinte politiche, personaggi poco affidabili. Intanto ai danni del terremoto si stanno aggiungendo quelli dei volontari non specializzati e, colpevolmente, non seguiti da occhi esperti.Èquanto ha denunciato Gianfranco Cerasoli, funzionario del ministero e segretario generale della Uil alla riunione del Consiglio superiore per i beni e le attività culturali del 12 ottobre. «Il ministro Bondi – ha ricordato Cerasoli – ha voluto che si attrezzasse una struttura distaccata dell’Istituto Superiore del restauro presso Celano, che dovrà urgentemente intervenire non sugli effetti del terremoto, bensì su quelli dell’incuria di quantihanno e avevano responsabilità dei Beni culturali». Altro che solo mancanza di fondi, la questione è scottante, la disorganizzazione notevole, la sovrapposizione di enti esecutori all’ordine del giorno tra Comune e Vigili del fuoco. È il caso della Chiesa di Santa Maria di Paganica che, «mentre il quartiere è stato messo in sicurezza (…), è ancora scoperta e soggetta agli agenti atmosferici», come tutte le chiese del centro storico a eccezione di Collemaggio. E proprio le intense precipitazioni hanno procurato ulteriori danni a questi edifici storici, con i loro affreschi, mosaici e ornamentazioni.AOnna, città simbolo del sisma, l’organo della chiesa si era salvato appeso a l’unico muro restato in piedi e pericolante: smontato dai pompieri non è dato sapere dove sia finito. Gira oramai il motto: quello che non fece il terremoto, terminarono Bertolaso e compagnia. E dal primo gennaio per i Beni culturali sarà anche peggio, commissario diventerà il presidente della regione Abruzzo Giovanni Chiodi, affiancato nella ricostruzione dal Genio Civile, abituato a lavorare per viadotti e ponti con il cemento armato: una mano santa per gli antichi palazzi. Amen.

CUI PRODEST?

Tutto avviene in uno sconcertante silenzio, o meglio inunfragore di trionfanti proclami mediatici che non corrispondono a verità. La popolazione è stizzita perché ancora non è stato avviato il restauro degli edifici classificati «A», vale a dire poco danneggiati. Lecito chiedersi se dietro tanto caos non ci siano o stiano nascendo progetti diversi. E, di fronte all’immobilità dello Stato e all’inerzia della ricostruzione, molti cominciano a vendere le proprie abitazioni.A poco, naturalmente, spaventati che ai danni del terremoto si aggiunga il colpo di grazia di un ritardo che renderà gli edifici irrecuperabili. Giovedì 19 novembre, durante una puntata di Terra (Canale5), Toni Capuozzo parlò di un serio rischio di speculazione sul centro storico de L’Aquila. Il puzzle si chiarisce: parte attiva nella ricostruzione dell’Umbria dopo il terremoto, Marchetti quando lavorava al ministero autorizzò il progetto degli ascensori sul Vittoriano diRomadefinito uno scempio da molti esperti, e ora punta a restare in carica dopo il primo gennaio con il nuovo commissario Chiodi; a capo della Struttura tecnica di missione per sovrintendere la ricostruzione de L’Aquila è stato nominato Gaetano Fontana, inventore dei “piani di riqualificazione urbana”, dei “Prusst” e delle varianti urbanistiche in deroga ai piani regolatori e dal 2008 direttore generale dell’Associazione nazionale costruttori edili. Così mentre interi quartieri de L’Aquila sono lasciati a marcire nell’incuria, qualcuno sente già girare le betoniere del cemento armato…

30 novembre 2009

L’Unità

Carlo Costantini,  capogruppo dell’IdV al Consiglio Regionale, intervistato in occasione dell’Assemblea Cittadina “Ripopolamento, ricostruzione e partecipazione” organizzata dal Comitato 3e32 il 24.11,  attacca duramente la Protezione  Civile, accusandola di mancanza di trasparenza nella gestione dei fondi del terremoto:

“La gestione di una quantità di denaro così’ grande – ha affermato l’esponente  Idv – aveva bisogno di un’operazione di trasparenza, di un’operazione verità, di un’operazione capace di consentire a milioni di cittadini di controllare le  modalità di spesa di ogni singolo euro…
Le conseguenze sono quelle che registriamo in questi giorni,  gli imbrogli o tentativi di imbrogli si sono consentiti perché hanno trovato  un humus fertile… ”.

Fonte: Abruzzo24TV

L’Unità.it  pubblica oggi un’intervista di Maristella Jervasi a Enzo Boschi, presidente Ingv, che riporto integralmente.
Intervista ad Enzo Boschi, presidente Ingv
di Maristella Iervasi

Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Invg), lo dice senza perifrasi. “E’ una idea di Bertolaso. La Protezione civile vuole le nostre reti di monitoraggio sismico”.
E’ più che un timore. La minaccia è concreta ed è scritta nero su bianco in uno schema di decreto che porta la data del 29 ottobre e che mentre scriviamo è oggetto di nuove versioni e scintille di Tremonti nel pre-consiglio dei ministri. La Protezione civile diventerà una Spa. E forzatamente e arbitrariamente incamererà l’intero settore del monitoraggio dei terremoti che attualmente è gestito dall’Ingv, l’Istituto di geofisica e vulcanologia, diretto dal professor Enzo Boschi.

Sconcerto e mobilitazione in tutto l’ente di ricerca di via di Vigna Murata sull’Ardeatina, a Roma. E non solo. Con un pugno di mosche in mano rischiano di restare gli oltre 400 precari Ingv che da mesi chiedono l’aumento della dotazioane organica dell’ente.

La rete di monitoraggio dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulganologia (Ingv) esiste dal 1980, dopo il terremoto dell’Irpinia. “Ha raggiunto un livello di qualità confrontabile con i paesi all’avanguardia nella ricerca sismologica nel mondo – sottolinea Massimo Cocco, sismologo e dirigente di ricerca dell’Istituto di via di Vigne Murate – ed è oggi un insostituibbile strumento sia per lo studio della fisica dell’interno della terra sia per la sorveglianza sismica dela terriotorio nazionale”. Un piatto ghiotto, dunque. Di alto prestigio. Che il nuovo scenario prospettato nella bozza di governo rischia invece di portare letteralmente al collasso. Con l’alto rischio della secretazione dei dati sismici.

Professor Boschi, vogliono smembrare l’Ingv?

“E’ quanto è scritto in uno schema di decreto. Stiamo cercando di impedire che questo accada”.

E come? E anzitutto, come l’ha scoperto?

“Credevo fosse uno scherzo lunedì mattina, poi ho letto lo schema di decreto….”.

Come difenderà l’istituto e i suoi dipendenti? Senza contare che nella sala sismica lavorano tanti ricercatori precari.

“È un’idea priva di senso. Separare il monitoraggio dalla ricerca sismologica e vulcanologica è sbagliato in termini scientifici. Il progresso tecnologico è dato dalla ricerca. Le reti di monitoraggio sono uno strumento fondamentale per la ricerca”.

Invece di aumentare la pianta organica dell’ente arriva lo smembramento. Presagiva questo tipo di riordino per il suo ente?

“Assolutamente no. Del resto io stesso verrò fatto fuori”.

Come scusi?

“Il mio mandato scadrà quando verrà approvato il decreto sul riordino degli enti. Tutti i vertici scadranno e verranno rinominati. Ma non è la mia carriera che è in gioco. E’ la ricerca. Separare una rete di monitoraggio della ricerca, limitandone l’uso alla sola sorveglianza, è un errore tattico molto grave. Non solo. E’ in contrasto con quanto proposto dal Miur dall’indacazione della Commissione europea”.

Dopo lo choc si sarà pur fatto un’idea. Chi ha secondo lei “partorito” tutto questo? Bertolaso?

“Per quel che ne so io sì: è un’idea della Protezione civile”.

Che ne sarà dell’istututo nazionale di Geofisica e Vulcanologia se non si riuscirà a fermare questo progetto?

“Se verrà messa in discussione la centralità della ricerca, quando vale chiuderlo definitivamente l’Ingv. Non avrebbe senso mantenerlo in piedi smembrato”.

Una parola per i suoi dipendenti e precari in agitazione.

“Non resteranno con le mani in mano. A questa minaccia noi tutti non ci stiamo. Questo tipo di progetto contenuto nello schema di decreto contrasta con quanto recita la Carta costituzionale sulla libertà di ricerca. I ricercatori non saranno di certo disponibili a trasferirsi e non li potranno obbligare. Chi ha un contratto, ad esempio, potrà fare ricorso al Tar”.

26 novembre 2009

Dal sito dell’INGV veniamo a sapere che è in atto la ristrutturazione dell’INGV non a causa del terremoto,  ma per un progetto di legge (Decreto legge 29 ottobre 2009)  che prevede il passaggio del monitoraggio sismico del territorio italiano alla Protezione Civile.

Questo non può non essere visto come un duro colpo al lavoro e all’esperienza dei tecnici dell’INGV che nei mesi del terremoto abbiamo apprezzato per le loro competenze  nel monitoraggio sismico dell’Aquilano, nonostante proprio in quei giorni fossero in stato di agitazione per ragioni contrattuali.

Neppure si può negare il contributo  di informazione e rassicurazioni dato dall’INGV alla popolazione,  del tutto ignara dei pericoli e dei rischi finora corsi.

Questo il comunicato ufficiale dell’INGV:

TERREMOTO ALL’INGV: IN PERICOLO LA RICERCA SISMOLOGICA E VULCANOLOGICA ITALIANA

Il Collegio di Istituto dell’INGV ha appreso con sorpresa e forte disappunto che una bozza di Decreto-legge datata 29 ottobre 2009 prevede una pesante ipotesi di riordino dell’ente.
Lo scenario delineato nella bozza di D.L. e’ allarmante: si vorrebbe trasferire, forzosamente e arbitrariamente, l’intero settore del monitoraggio dei terremoti al Dipartimento della Protezione Civile.
La separazione tra monitoraggio e ricerca e’ un gravissimo errore e una palese anomalia a livello mondiale che porterebbe in breve tempo al collasso qualitativo di entrambe le attività‘.
Questa operazione e’ in totale contraddizione con l’itinerario di riordino degli enti di ricerca gia’ programmato e con il piano di integrazione delle infrastrutture di ricerca nazionali promosso dalla Commissione Europea e condiviso dal MIUR.

Il Collegio di Istituto dell’INGV, in rappresentanza della comunita’ scientifica dell’ente, ha chiesto al Ministro Gelmini e al Sottosegretario Letta un intervento urgentissimo per scongiurare questa eventualita’, oltre a un incontro per manifestare direttamente il forte dissenso su tale iniziativa.

Il Collegio di Istituto INGV

Non si possono non condividere le preoccupazioni dell’INGV e credo che tutti noi dovremmo mostrare solidarietà per questi tecnici, alcuni dei quali abbiamo conosciuto di persona nelle ore immediatamente seguenti alle scosse del 6 aprile e apprezzato per la loro competenza e professionalità.

Per un maggiore approfondimento vai al sito dell’INGV http://portale.ingv.it/

Sempre a proposito della trasmissione “Terra!”  del 19 novembre condotta da quello che si autodefinisce un autentico giornalista Toni Capuozzo, ho trovato nel blog http://www.shockjournalism.com/blog/ un post interessante di  cui vorrei citare solo alcune righe:

«Ci si dimentica dello slogan  dalle tende alle case quando si ricorda che sono poco più di 5mila, al 20 novembre, gli aquilani che hanno avuto un appartamento nelle spersonalizzanti new town.

Le poche voci fuori dal coro sono comunque presentate come storie edificanti, in un clima di grande operosità e di rinascita.

E Toni Capuozzo può chiudere in bellezza, ribadendo il concetto del piccolo grande successo in Abruzzo.»

Mi verrebbe solo da aggiungere: dopo 7 mesi di tenda, vero record nella storia dei disastri naturali in Italia!!!

Nella nuova sede del Comitato 3e32, le Casematte, sito in una struttura abandonata della Asl nel complesso di Collemaggio, si è tenuta ieri un’affolla assemblea popolare, indetta dalla conferenza dei comitati cittadini, a cui ha partecipato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, l’assessore provinciale Pio Alleva, il cosiglere comunale Giuseppe Bernardi. Presente anche il consigliere regionale dell’Idv, Carlo Costantini.
Era stato invitato anche il presidente della Regione Gianni Chiodi,la presidente della provincia Stefania Pezzopane, il commissario Gaetano Fontana, che però sono stati trattenuti altrove da impegni istituzionali.
Abruzzo24ore tv ha seguito il dibattito. Pubblichiamo un primo pasaggio dell’intervento del sindaco Massimo Cialente, in cui si affronta il problema delle case B e C, per cui i lavori di ristrutturazione vanno a rilento. Cialente denucia: esiste forse un trust di professionisiti che bloccano la ricostruzione accaparrandosi lavori che poi non riescono a svolgere in tempi accettabili.

da Abruzzo24TV

L’Unione degli studenti Universitari Aquilani chiede conto alla Presidenza della Regione Abruzzo della gestione della Casa dello Studente, costruita con i fondi pubblici della regione lombardia e affidata alla Curia de L’Aquila.

IL LIBRO
UN DISASTRO
CHE SI POTEVA EVITARE
J u tarramutu” (di Samanta Di Persio,
pp. 399, Casaleggio associati)i

« JU TARRAMUTU »
di   Samanta Di Persio,pp. 399, Casaleggio associati

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Samanta Di Persio «JU TARRAMUTU» La vera storia del terremoto in Abruzzo

“è la voce dei cittadini aquilani.
Sei mesi vissuti con uno sciame sismico. Le scosse erano avvertite da tutti,amministratori e protezione civile locale compresi.
Il 6 aprile alle 3.32 un boato. Tremore. Crolli. Grida. Morti.
307 vittime innocenti che si potevano salvare. È mancato un piano di prevenzione e di evacuazione. Le persone più timorose dormivano in macchina e hanno visto le loro case crollare.
Coloro che non sapevano dove andare si sono fidati degli esperti e oggi non possono raccontare quella notte che ha cambiato per sempre la vita di un’intera città.
Dopo che tutto è stato azzerato:
si immaginava trasparenza, ricostruzione delle abitazioni perse integralmente o parzialmente, lavoro…”

«Viaggio nel cuore dell’Aquila in una “bella” giornata di sole di fine autunno.»

«Un doveroso e sentito ringraziamento ai Vigili del fuoco che ci hanno accompagnato tra le rovine della nostra città»

tratto da Abruzzo24ore.tv
link >>  http://www.abruzzo24ore.tv/news/Una-passeggiata-in-centro-otto-mesi-dopo/13692.htm

In margine alla trasmissione Terra condotta da Toni Capuozzo il 19 novembre, “Abruzzo24tv” pubblica un interessante intervento di un architetto aquilano che si definisce «uno qualunque. Uno di noi, di questa grande famiglia ferita …», di cui voglio citare solo un breve brano:

” … Parlando di ieri, a proposito della puntata di Terra e parlando a chi l’ha seguita, dico subito che 4.000 contenti su circa 70.000 abitanti non mi sembra un grande risultato, e quando sarà completato l’ultimo di questi disastri urbanistici, i contenti saranno 15.000 a fronte, sempre, dei circa 70.000.”

Per chi volesse leggere tutto l’intervento può cliccare  >>qui

Riporto di seguito il video-trailer della puntata di “Terra” del 20.11.09

« … più l’informazione circola liberamente, più una società diventa forte.
In questo modo i cittadini possono chiedere dei conti a chi li governa.
Perciò sono contrario alla censura, anche quella che colpisce Internet.
In America la libertà di accesso a tutti i contenuti online ci rende migliori.
Come presidente, qualche volta preferirei che ci fossero meno critiche contro di me, e ne ho tante. Ma questo rende la nostra democrazia più sana, e mi costringe a governare meglio…
Una delle ragioni per cui sono stato eletto presidente è perché grazie a Internet ho potuto mobilitare in America tanti giovani come voi ».

Questo il Discorso di Obama ai giovani a Shanghai.

Siamo grati ad Obama perciò che lui presenta,  per i veri amanti della democrazia, ma verrebbe da chiedersi: perché allora ha rifiutato l’intervista al canale Fox di Sky, accusando Murdoch di ostilità nei suoi confronti?

L’ elezione  del presidente USA ha rappresentato una svolta epocale: mai avremmo sognato di avere un presidente USA democratico di colore e del suo carisma: i sogni della Nuova Frontiera di Kennedy negli anni della nostra giovinezza, tragicamente spezzati a Dallas, sono inaspettatamente rinatii.

Purtroppo Obanma non è Kennedy  e  in lui si riflettono, a mio avviso, tutte le contraddizioni della nostra società: vederlo passeggiare tra le macerie de L’Aquila senza una parola di condanna verso i colpevoli di tale tragedia  ha aperto una ferita profonda.
Non una parola durante il G8 contro i Massacri di Massa di Cina e Iran, per non parlare del genocidio della Cecenia nella Russia di Putin.

E poi l’assenza al vertice della Fao mentre nel mondo muore un bambino ogni cinque secondi, 6 milioni in un anno…

Certo è facile rispondere: i sogni non aiutano la politica … sarà per questo che noi odiamo la politica e preferiamo continuare a sognare.

A.C.

Giuliani, considerato un«imbecille» da Esimie Autorità e denunciato per procurato allarme, ha “rischiato” il Nobel ..!!!

vedi il video , primo di una serie di stralci della trasmissione l’Ottovolante andata in onda ieri sera su Rete 8

A.A.A. ADOZIONI DISPERATAMENTE CERCASI

C’è da rimanere sbigottiti: il sospetto che da giorni serpeggiava sui quotidiani si sta rivelando un’amara verità:
La Grande Location Abruzzo, Il G8 sarebbe un vero flop ai danni degli Abruzzesi.
I Grandi della Terra, grandi solo per la loro “brillante “assenza al vertice Fao  sulla Sicurezza (meglio dire a questo punto Insicurezza) Alimentare, stanno disertando “le buone intenzioni” manifestate durante il G8 per adottare i monumenti aquilani: per i 45 monumenti da adottare, solo 4 stati hanno finora risposto all’appello. Chi non ha ancora presenti le immagini del Grande Set Cinematografico del mese di luglio: i Grandi che passeggiano con fare compassato , come da copione ben assimilato, sullo sfondo delle macerie che hanno travolto i nostri  figli,i nostri cari, i nostri amici, i nostri paesani …

Non minore è lo sbigottimento sul silenzio dei mass media e delle autorità su questo problema, mentre anche le donazioni subiscono un drastico rallentamento. La Presidente della Provincia di L’Aquila, Stefania Pezzopane, manifesta tutto il suo disappunto dalle pagine del Messaggero Abruzzo di oggi per l’immagine che si è data  di “un territorio felice, dove tutto è stato prontamente risolto e i cittadini già tutti alloggiati in comode case” ; aggiungerei felici e contenti, come risulta dai servizi televisivi.

Che dire…? C’è da chiedersi allora a che cosa sia servito spostare il G8 dalla Maddalena a L’Aquila con finanziamenti  già stanziati e lavori inoltrati. Qualcuno dovrà in qualche modo spiegarci i vantaggi  reali per l’Abruzzo di questa scelta: non sarebbe stato più opportuno iniziare già dai mesi estivi la ricostruzione, almeno parziale del Centro di L’Aquila, dei monumenti che si potevano già ricostruire in base alle disponibilità economiche ed evitare  così di ingabbiare un intero centro storico con puntellamenti ingombranti, che certamente rallenteranno i lavori di Ricostruzioni ?
Non si è forse perso tempo prezioso in nome della Solidarietà dei Grandi del G8?

Qui sotto viene riportato un link da dove potete scaricare in pdf la Lista dei 45 monumenti da restaurare con schede di valutazione e censimento dei danni pubblicata dal Ministero dei Beni Culturali  il 25 maggio 2009  ( il primo delle lista è la Cattedrale e Palazzo Arcivescovile che precede la Basilica di Collemaggio…)

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/News/visualizza_asset.html_377641871.html

Vi ricordate l’imbecille dato da Bertolaso davanti a decine di telecamere a Giampaolo Giuliani?

Ora l’«Imbecille» si è presa la sua bella rivincita: il prossimo 14 dicembre è stato invitato  ad un convegno a San Francisco, in California, dove esporrà agli scienziati californiani i risultati dei suoi studi  sulla previsione del terremoto.

L’ «Imbecille»  si è tolto la soddisfazione di mettere tutto nero su bianco, denunciando con un libro la sua verità sul terremoto (L’Aquila 2009, La mia verità sul terremoto, Castelvecchi Tazebao)
Se si fosse dato ascolto ai suoi allarmi, forse oggi non staremmo qui a piangere Enza, Tonino, Carmelina, i 55  studenti, tutte le 307 vittime del 6 aprile.

“La storia mai raccontata di un disastro annunciato, dell’uomo che avrebbe potuto salvare 300 vite umane e delle istituzioni che non gli hanno creduto.
La mia verità sul terremoto, il libro denuncia di Giampaolo Giuliani”: così recita il frontespizio del libro di Giuliani.

Dopo “L’Aquila non è Kabul. Cronaca di una tragedia annunciatainchiesta-denuncia del giornalista Giuseppe Caporale, dopo  “Ju tarramutu, La vera storia del Terremoto in Abruzzo, Casaleggio Associati Editoredi Samanta Di Persio, si prevedono tempi duri per Bertolaso,  prossimo al suo sbandierato pensionamento…

Che si tratti di un “onorevole” ritiro?!!!

Per saperne di più:
1) sul libro di Giuliani:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=134218

2)Video-Presentazione del libro “L’Aquila non è Kabul

3)Il  trailer del libro “ Ju Tarramutu”:

“La Cina è sempre più vicina”

I Cinesi, partito Obama si preparano a festeggiare Santa Claus: il Natale s’avvicina e ci si prepara a celebrare la festa Cristiana nell’orgia commerciale propria dei Paesi cpitalisti: ma si sa la Cina dai tempi di Mao ha bandito la religione e  Santa Claus non turba le coscienze,  come nelle ipocrisie pseudoreligiose dei cosiddetti Cristiani d’Occidente; anzi chi meglio di Santa Claus può garantire superaffollamenti nei Supermercati della Cina postmaoista?.

Sono lontani i tempi grigi delle partite a ping pong  della Guerra Fredda…

Chissà se nelle bancarelle di Piazza Navona  a Natale non troveremo anche un Santa Claus cinese …???!!!

In margine all’accordo raggiunto tra Usa e Cina, unico aspetto positivo del tour di Obama in Cina,  il numero uno dell’Onu Ban Ki Moon si augura che ciò sia una vera e propria svolta nella lotta ai mutamenti climatici che potrebbero assicurare più cibo alle popolazioni del Terzo Mondo che lottano contro la fame: «È questa la ragione per cui, il mese prossimo a Copenaghen, abbiamo bisogno di un accordo globale che fornisca un fondamento solido per un accordo legalmente vincolante sui cambiamenti climatici. Dobbiamo ridurre le emissioni che stanno causando i cambiamenti climatici, dobbiamo tenere l’aumento delle temperature globali sotto i due gradi, dobbiamo aiutare i più vulnerabili ad adattarsi».

Mentre quel che resta dei Grandi della Terra si affanna a denunciare il boicottaggio alla soluzione della sicurezza alimentare da parte degli “Stati neocolonialisti”  e si   susseguono i “pranzi diplomatici” delle delegazioni presenti al Vertice  Fao,  il ras Gheddafi, quello che Bush-padre aveva bombardato  uccidendogli il figlio, si prende la sua bella rivincita, trasferendo non  la sua famosa tenda ma il suo  harem nella Città Eterna, la Città dei Papi, la Città della Cristianità,  solo che questa volta invitate a “cena” sono  200 giovani donne italiane, rigorosamente under 35, alte, belle e ben vestite,  rigorosamente castigate in abiti lunghi e neri, costrette a sorbirsi una vera propria lezione sul Corano, la superiorita’ dell’Islam e il ruolo delle donne nel mondo arabo.

Siamo  di fronte ad una nuova edizione della “Guerra Santa” dell’Islam o è solo una risposta all’accusa di pedofilia rivolta dalla Santanchè a Maometto?

Intanto il “Premio Nobel Per La Pace 09″ non trova di meglio che  concedersi una giornata di relax da <<turista  con il naso all’insù>>,  folgorato dalle meraviglie della”Città Proibita”, rimandandoci ad altri “tour”  tra le macerie di L’Aquila.

Ma non disperatevi  Voi che vi aspettavate un Nuovo Ordine del Mondo: “duro” (si fa per dire) è stato il suo “invito” alle autorità cinesi di “incontrare” il Dalai Lama … Ma il Presidente lo ha ricevuto alla Casa Bianca?

E” strano questo nostro mondo: in 50 città italiane 150000 studenti sfilano in corteo per protestare contro la Riforma Gelmini e il solito sottosegretario di turno si affanna a sostenere che la Riforma ( in realtà i Tagli alla Scuola …) vogliono reintrodurre il criterio del Merito nella scuola, come se finora la scuola italiana si fosse ben guardata  da selezionare e “bocciare” sempre e solo le fasce più deboli: basta leggersi le statistiche sugli  degli Esami di Stato di questi ultimi anni. Ma si sa, la Ministra per sostenere gli esami di Stato da avvocato si è trasferita da Milano a Catanzaro, perché è risaputo che al Sud sono molto più severi che al Nord!

A proposito di riforma: questa sera, saltato Ballarò, non c’è di meglio in Tv che un bel servizio di Massimo Valerio Manfredi su La7   sul processo a Galileo e Giordano Bruno nel periodo della ControRiforma: quando si dice dei  Corsi e Ricorsi della Storia…!

Un  ricordo doloroso  in questa Giornata per il Diritto allo Studio per ENZA, TONINO, CARMELINA, per tutti i 22 STUDENTI Vittime del Terremoto  del 6 Aprile ai quali non  è stato tolto solo il DIRITTO ALLO  STUDIO MA  IL DIRITTO ALLA VITA

a loro con affetto e amore Angelo

Ma i Grandi della Terra sono assenti: da Obama a Sarkozy a Gordon Brown. C’è, invece, Papa Benedetto XVI

Fa impressione vedere Obama parlare a qualche centinaio di studenti selezionati dalla dittatura cinese, mentre a Roma si discute di un problema planetario…!!!
D’altra parte anche durante durante il G8 si sono fatte solo generiche promesse, e nessuna parola di condanna è venuta dai Grandi Della Terra contro la Cina e l’Iran colpevoli del massacro di tante giovani vite,  studenti, giovani buddisti !!!

Ogni anno vediamo sempre le stesse immagini, sentiamo sempre gli stessi discorsi, le denunce dei responsabili della Fao e dell’ONU, ma i bambini continuano a morire, le nostre tavole sono sono sempre ricolme di cibo. ABBIAMO SOLO UN PROBLEMA: NON INGRASSARE.

Ma niente paura: un po’ di palestra, un po’ di piscina, una scorrazzata in bici e vai …!
Salvo poi che proprio quando ti stai ingozzando di spaghetti, che ti fa vedere il TG? Quei poveri bambini neri, ma così neri, con la pancia gonfia per la fame da far paura, gli occhi cisposi punzecchiati dalle mosche, sbarrati davanti a nostri occhi attoniti e increduli mentre uno spaghetto che non è voluto più scendere giù c’imbratta il mento, le loro braccine tese e penzolanti, inerti, ma non sono tese verso di noi … Tanto per fortuna il servizio del TG dura pochi secondi, poi altre immagini più confortanti ci sommergono, magari un bel servizio su come trascorrere le ormai imminenti vacanze invernali su belle innevate località del Trentino o forse, perchè no, ai Tropici.
Certo l’abbiamo scampata bella!!!: per un istante abbiamo rischiato di buttare all’aria la nostra bella tavola abbondantemente imbandita …

Domani è un altro giorno…, mica possiamo risolvere noi il problema della fame di miliardi di abitanti della terra: ci devono pensare i Grandi della Terra.

Ma i Grandi della Terra sono assenti …
Vabbè, se ne riparlerà il prossimo anno … “A proposito, che ha fatto la Nazionale? Ma Lippi lo convocherà Cassano per i Mondiali in … Africa!!! Accidenti ma proprio lì  dovevano fare i Mondiali? “.
A.C.