Le carriole arrivano in … Parlamento! Un anno dal Terremoto. I numeri dell’Emergenza

«Noi non affidiamo a un semplice giorno del calendario il momento del dolore e del ricordo»

A sentire la gran mole di manifestazioni proclamate per il 6 aprile a L’Aquila c’è da rimanere storditi:  tra cerimonie religiose e commemorazioni civili, fiaccolate, concerti, premiazioni, incontri …  ci vuole un’agenda elettronica per prendere nota del fitto elenco di appuntamenti  e  “volare” da un punto all’altro della città ancora piena di macerie …

C’è però chi rifiuta questa logica di facciata, la Commemorazione di Stato, quello Stato che ancora oggi, ad un anno dal terremoto,  non ha fatto nulla, non ha speso una parola per consolare e rendere giustizia ai  genitorii di quei poveri ragazzi uccisi, vittime, più che del Terremoto,  dell’Indifferenza di chi li doveva proteggere e non lo ha fatto.
Non una parola per questi infelici genitori che hanno perso il bene più grande della loro vita,  scandita  ormai solo dallo scorrere delle  ore trascorse al cimitero accanto ai loro figli.

Noi siamo con loro, nel silenzio, nel dolore, nel pianto

L’AVUS  (Associazione Vittime Universitarie del Sisma 6 Aprile 2009) ha diffuso una nota, con la quale, senza mezzi termini, rilancia le sue accuse alle istituzioni,  dichiarandosi “indifferente” a tutte le iniziative di commemorazione del sisma aquilano.

Questa la nota ►

L’AQUILA -« Noi restiamo indifferenti a tutte le iniziative promosse a ogni livello e in ogni luogo e non accettiamo commemorazioni di facciata da chi ha sulla coscienza tante vite umane.

A un anno dal terremoto che ha stravolto per sempre la nostra vita, noi famigliari dei ragazzi universitari uccisi all’Aquila ricordiamo i nostri cari, sapendo che tutto ciò che è accaduto si doveva, si poteva evitare.

Noi non affidiamo a un semplice giorno del calendario il momento del dolore e del ricordo. Ormai siamo abituati a vivere con questi sentimenti.
Ma per le Istituzioni  il 6 aprile deve essere un giorno di riflessione, di rispetto e di silenzio.

Molto è stato scritto sulle responsabilità di Protezione Civile, Enti Locali e della stessa Università dell’Aquila. Istituzioni che avrebbero dovuto essere particolarmente attente e sensibili alla prevenzione; e invece – prosegue la nota – hanno tentato frequentemente di smorzare preoccupazioni e allarmi derivanti dallo sciame sismico che da ottobre 2008 martoriava la città, promuovendo una vergognosa campagna di disinformazione con le armi del silenzio e della deviazione.

Associazione Vittime Universitarie del Sisma 6 Aprile 2009

One Response to “Associazione Vittime Universitarie Sisma 6 Aprile 2009 (Avus)”

  1. giovanni porfido scrive:

    Come giustamente avete commentato, che se passa li processo breve(per salvare dalla galera il nostro pres. del cons.)tutti i responsabili della morte degli studenti dell’Aquila la faranno franca anche loro.
    Propongo di andare tutti sotto il palazzo del Presidente della Repubblica a manifestare affinchè non firmi questo nefasto decreto (o legge) disonorando la memoria di questi poveri Angeli. Diffondete e avvisate per le date delle manifestazioni.
    Saluti affettuosi
    Giovanni

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