Gli Aquilani sono tornati più numerosi e combattivi, per appendere simbolicamente le chiavi delle loro case sulle transenne del Corso “espropriato” .

RIPRENDIAMOCI LA CITTA’

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Roma, 18 febbraio Montecitorio
Manifestazione dei Terremotati  Aquilan
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Ghedini contestato, scappa in libreria

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Copertina de IL CENTRO del 17 febbraio 2010

Copertina de IL CENTRO del 17 febbraio 2010

Leggi l’articolo:

“Vinto il primo appalto: ferie all’Aquila”

Telefonate tra referenti locali e imprese coinvolte: “Tanta roba”

L’AQUILA. «Primo appalto ok, ferie all’Aquila». Le risate proseguono via sms, quando l’imprenditore abruzzese comunica al suo corrispondente toscano che, sì, la prima bandierina è stata piazzata. E ora ne seguiranno delle altre. Tanto che le ferie toccherà passarle all’Aquila. Questi i contenuti di alcune intercettazioni inserite nel procedimento della procura di Firenze nell’inchiesta su appalti e corruzione. Imprenditori e funzionari pubblici parlano costantemente del sisma in Abruzzo e delle sue opportunità.

«SEI ESCAVATORI». L’imprenditore Francesco De Vito Piscicelli parla con il cognato Pierfrancesco Gagliardi. La telefonata è del 9 aprile. Gagliardi: «…Senti un po’ ma… tu vuoi fare… un bel… un bell’appalto sul lago di Garda… da 7 milioni… o è troppo lontano… è una rottura di c…». Piscicelli: «… No… lascia perdere… mò c’é il terremoto da seguire…». G.: «…Sì, giusto, bisogna concentrarsi lì…». P.: «…Capito? G.: «…Perché lì partono a duemila all’ora adesso… P.: «…Ma già mi hanno chiamato a me…» G.: «…ma veramente? P.: «…Sì, la prossima settimana devo dare sei escavatori… venti camion…». G.: «…Li devi dare…?». P.: «…Sì…». G.: «…così…». P.: «…Sì così funziona nelle emergenze… tutto in economia…». G.: «…Ah!…glieli dai e poi dopo si fa in economia… cioè tot ore, tot al giorno…». P.: «…Sì…sì, sì…». G.: «…Ah…». P.: «…Questo per le emergenze…». G.: «…Uhm, uhm… certo lì adesso ci fanno carne da porco lì…». P.: «…Eh là c’è da ricostruire dieci anni…».

DI NARDO. Il 16 aprile il funzionario ministeriale Antonio Di Nardo informa l’imprenditore Piscicelli che un incontro con Denis Verdini coordinatore Pdl si può organizzare al Circolo della caccia in piazza Fontanella Borghese, a Roma, per restare al riparo da occhi indiscreti. Di Nardo: «…Senti io penso martedì facciamo quell’incontro… quello con Denis… con questo però andiamo al Circolo o no… hai detto così?… non vuole gente che vede…». Piscicelli: «E allora ce ne andiamo al Circolo… noi tre».

SMS: FERIE ALL’AQUILA. Questa l’intercettazione dell’sms che Liborio Fracassi, di Avezzano, direttore tecnico del consorzio «Federico II», il 22 luglio 2009 spedisce all’ indagato Riccardo Fusi presidente della toscana Btp: «Abbiamo vinto il primo appalto: una scuola per 7,3 milioni da consegnare chiavi in mano il 10 settembre. È il primo, gli altri a breve. Ferie all’Aquila».

«LÌ TI CONOSCONO». Fra i politici in contatto con Fusi c’è anche Riccardo Nencini, presidente del consiglio regionale della Toscana, che subito dopo una visita all’Aquila, il 16 luglio, nella quale consegna 500mila euro della sua Regione a Gianni Chiodi, chiama al telefono l’imprenditore. Nencini: «Ascolta bello sto venendo via ora dall’Aquila… ho parlato di te… ma lì sei conosciuto…». Fusi: «Sono conosciuto però murano quegli altri, capito… sì. sì… ma se tu ci metti le mani te è meglio». Nencini fa capire che s’impegnerà per promuovere un incontro.

«TANTA ROBA». Ecco il contenuto di un colloquio tra Liborio Fracassi (Consorzio Federico II) e l’i mprenditore toscano Riccardo Fusi considerato, insieme a Piscicelli e a Vincenzo Di Nardo, tra i «favoriti» del coordinatore nazionale Pdl Denis Verdini. I due parlano dei lavori all’Aquila e in particolare negli immobili Carispaq. Fusi: «Scusi, si è visto con quella persona di Vasto?». Fracassi: «Sì, sono andato, l’ho incontrato, l’ho sentito, ma era impegnato con le elezioni e l’ho richiamato». Fusi: «Va bene, ma lì come va?». Fracassi: «Bene benissimo dico no bene, benissimo». Fusi: «Ah». Fracassi: «Già gliel’ho detto. L’ingegnere Marchetti ci ha firmato il nulla osta». Fusi: «Eh». Fracassi: «Stiamo già preparando tutti i preventivi adesso con la banca. Per cui abbiamo predisposto un po’ tutto… venerdì prossimo il consiglio d’amministrazione ci dà il via a fare sia l’opera dentro a palazzo Branconio che è quella della messa in salvaguardia di tutti i monumenti dentro a quel palazzo tutti affreschi, tutti decori… poi tutti i ponteggi sia del palazzo della banca sia del palazzo Branconio». Fusi: «La perdo, va via la voce». Fracassi: «Comunque c’è tanta roba. Stiamo facendo tanta roba». Fusi: «Bravo».

(Il Centro17 febbraio 2010)

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Il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L’Aquila, è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici. Da mesi “gli angeli del terremoto” sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente, lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi.

A fare la scoperta alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un’operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall’aspetto inquietante. Dall’Apat la preoccupante conferma: si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco.

“Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica”, denuncia Antonio Jiritano della RdB VVF. “Ormai siamo all’epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l’impegno svolto a l’Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!”.

“Non ci basta lo stralcio della protezione civile S.p.A. – sottolinea Jiritano – vogliamo un’altra protezione civile, che non si occupi di grandi eventi ma delle vere emergenze sul territorio. Vogliamo che in questa nuova struttura, pensata per le necessità della cittadinanza, i Vigili del fuoco ricoprano un ruolo centrale svolgendo il soccorso tecnico urgente con risorse, personale e mezzi degni di un paese civile. Per questo il 18 confermiamo la nostra mobilitazione, e saremo in piazza di Monte Citorio per un no bertolaso day in cui rivendicheremo anche il nostro diritto a non essere avvelenati sul lavoro”, conclude il dirigente RdB VVF.

Roma, 16 febbraio 2010

(fonte  www.3e32.com)

l film sul ‘metodo Augustus’ della Protezione civile

Trailer del film-documentario di Alberto Puliafito, prodotto da Fulvio Nebbia per iK Produzioni  sull’operato del dipartimento di Protezione Civile a L’Aquila durante l’emergenza terremoto: la ricostruzione, la gestione dei media, le deroghe alle leggi vigenti, gli appalti e le ordinanze: è la “shock economy” all’italiana

La prima internazionale del film è prevista a New York il 6 aprile 2010, per la comunità italiana.
(fonte repubblica.it)

vai_rosso ► sito del film

A dieci mesi dal sisma ancora 6.000 Aquilani “deportati”

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(fonte ilcentro.it)

Intanto continua il dramma per i nuclei familiari composti da due persone e dai single per i quali non è previsto nessuna sistemazione

La Procura della Repubblica dell’Aquila sommersa dagli esposti dei familiari Continue reading »

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L’AQUILA (30 gennaio)I familiari degli studenti vittime del 6 aprile

I familiari degli studenti vittime del 6 aprile

Proteste del Comitato familiari studenti vittime del terremoto:NO AL PROCESSO BREVE!.

Come promesso, sotto una pioggia battente,  si sono presentati all’ingresso  della caserma della Guardia di Finanze con i loro striscioni che chiedono giustizia per i loro figli uccisi non dal terremoto ma dall’Incuria e dall’Indifferenza degli uomini.

Hanno colto l’occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario e della presenza del Ministro della Giustizia per fare sentire ancora una volta tutta la loro rabbia, tutta la loro indignazione verso uno Stato che ha trascurato  i loro figli da vivi e continua a ignorarli da morti.

Dall’8 settembre 2009 quando si sono presentati davanti a Palazzo Chigi in un doloroso silenzio con le loro magliette nere, con le foto dei loro figli, con i loro occhi pieni di pianto,  tra la quasi totale indifferenza  dei Parlamentari e della stampa, poco o nulla è cambiato: solo accenni di avvii di filoni d’inchiesta; un po’ poco per chi si aspettava una maggiore attenzione dagli apparati dello Stato che pure avevano fatto grandi promesse nei giorni dei Funerali di Stato.

L'Aquila 30 gennaio Famigliari Studenti davanti all'ingresso Guardia di Finanza

L'Aquila 30 gennaio Familiari Studenti davanti all'ingresso Caserma Guardia di Finanza

— Non sarete dimenticati,

così gridavano tutti, così la Grande Stampa titolava, dopo avere riempito pagine e pagine dei loro quotidiani, settimanali, mensili delle immagini del Dolore, della Morte, dei loro Figli.

Ci ferisce vedere questi genitori, parenti, amici dei ragazzi morti nel sisma,  sferzati dal maltempo, zuppi di pioggia, infreddoliti e impietriti nel loro dolore, mentre dentro in un’aula gremita di Autorità, di Ermellini,  di Toghe si celebrano i fasti della Giustizia.

Ma Giustizia è quello che  chiedono i genitori di queste giovani vite mentre temono  che con il DL in discussione al Parlamento essa venga delusa.

Giustizia per questi ragazzi,  che abbiamo imparato a conoscere ed amare dopo la loro morte, attraverso le pagine dei quotidiani, attraverso il racconto dei loro amici e familiari.

Giustizia per questi studenti, che erano andati a L’Aquila per studiare, per costruirsi il loro futuro e che un destino crudele ha tolto ai loro sogni più belli e all’affetto di chi li amava.

processo_breve6            Comitato familiari studenti Casa dello Studente

«Facciamo questo per ricordare i nostri figli perché le occasioni sono poche», ha detto un padre .

Parenti vittime 6 aprile. In primo piano i genitori di Carmelina Jovine
In primo piano le foto di Carmelina Iovine e Matteo Vannucci, il suo fidanzato

— Non sarete dimenticati … come suonano vuote queste parole.

A volte c’è da chiedersi se valga la pena di essere fieri di essere Italiani

NON LASCIAMOLI SOLI!

LORO NON HANNO PIU’ NESSUNO MA NOI LI POSSIAMO AIUTARE!!!

prof. Angelo Civitareale

“La fase dell’emergenza finora ha fatto rima con apparenza”.

Lo ha detto il presidente della Camera Penale dell’Aquila, Massimo Manieri, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani in corso all’Aquila. “Non tutto – ha aggiunto – e’ come appare o come apprendiamo. L’Aquila e’ un esempio di come affrontare l’emergenza conclusasi con l’accasamento, ma la seconda fase, quella della ricostruzione, non e’ ancora partita. Oggi all’Aquila – ha proseguito Manieri – il sistema giustizia funziona sia pure nei ristretti limiti logistici, ma non funziona il sistema economico. Un solo esempio: la cassa integrazione e’ aumentata del 700%. Dopo 10 mesi all’Aquila non esiste economia. Dall’apparenza – ha concluso – adesso occorre la fase della sostanza: dalla governance dell’emergenza a quella della ricostruzione, anche se vedo la politica poco preparata per questa fase”. (AGI) Plt/Pro

Non è l’ennesimo libro sul terremoto, ma è la storia di Stefania Pezzopane, la Presidente di Provincia più amata dagli Italiani, raccontata  da Anna Vinci, scrittrice, autrice e conduttrice Rai.

L’immagine di Obama che si china per abbracciare La Piccola Grande Donna dell’Aquila ha fatto il giro del Mondo

“Quando Stefania Pezzopane parla, la stampa sta ad ascoltare. Ho visto in questa donna, l’unica politica in grado di catalizzare l’attenzione. Nel muro della comunicazione post terremoto, l’unica voce alternativa a quella del Presidente del Consiglio che ha sempre fornito descrizioni eccessivamente rassicuranti della realtà aquilana. Un personaggio, Stefania, che mi ha subito incuriosito.»

Così l’autrice ha presentato il suo libro “La politica col cuore”  nella sala di Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, al lato di piazza Venezia, alla presenza del presidente emerito del Senato Franco Marini, Nicola Zingaretti Presidente della Provincia di Roma e l’Assessore Cecilia D’Elia, il giornalista RAI Piero Badaloni, i senatori Luigi Lusi e Giovanni Legnini, l’ex Prefetto dell’Aquila Aurelio Cozzanie personaggi del mondo della cultura .

“Raccontando L’Aquila ho raccontato la metafora dell’Italia” ha spiegato Anna Vinci “La storia che precede il 6 aprile è la storia della bella addormentata. Sotto terribili continue scosse ed un pericolo naturale imminente, la gente non fuggiva come facevano i nostri vecchi, portando via i bambini. Persino l’istinto di sopravvivenza – continua l’autrice – aveva ceduto il passo alla pigra fiducia in chi vuol farci credere che va tutto bene. Dopo il sei aprile la storia si ripete. Stefania è una voce fuori dal coro. L’Italia è come un salotto buono con la polvere sotto il tappeto. Stefania è una boccata d’aria fresca. Sono soddisfatta di aver unito la mia voce a quella di una donna che può farci tornare a credere ad una politica con il cuore”,così l’autrice del libro.

“Io non mi sento un personaggio – ha affermato Stefania Pezzopane – Sono così da sempre. Anna e l’editore hanno ritenuto che questa storia potesse essere raccontata. In realtà è solo la storia di un luogo vicino Roma, poco conosciuto fino a pochi mesi fa, su cui si è abbattuta una tragedia straordinaria da cui è emersa una classe dirigente ed una comunità laboriose e le loro vicende.

“Tuttavia non ho mai voluto rinunciare a dire quello che pensavo anche a rischio di essere sgradita” continua la Presidente – “Credo che il mio dovere sia rappresentare la terra a cui appartengo; tutte le persone che sono ancora sulla costa, che hanno perso il lavoro, la casa, gli affetti ed una vita normale; tutti quelli che con grande sacrificio sono rimasti per ricostruire”.

“Un simbolo per dire che questa non è la storia dell’Aquila ma del mondo. Infatti la rinascita dell’Aquila sarà un successo di tutti, non di uno solo”

Pericolo infiltrazione della Mafia sulla Ricostruzione a L’Aquila.

A lanciare l’allarme è la Procura DIA:
Olga Capasso, uno dei quattro magistrati assegnati dalla Procura Nazionale Antimafia a quella Distrettuale Abruzzese per rafforzare la squadra che deve lavorare alla prevenzione dalle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti legati all’emergenza e alla ricostruzione post-terremoto.
Questo il suo grido d’allarme del magistrato :

“Nel cratere del terremoto è sempre molto forte il pericolo di infiltrazioni di ‘ndrangheta, cosa nostra e, soprattutto, camorra’’.

” Stiamo lavorando.
La cosa difficile è che queste imprese non appaiono in prima persona, hanno tutte il certificato antimafia regolare, però andando a scovare si trova che le quote sociali sono possedute magari da camorristi, oppure che queste imprese che lavorano in Abruzzo e che hanno vinto appalti, sono collegate sistematicamente in Associazione temporanea di impresa con aziende calabresi legate alla ‘ndrangheta, e cosi’ via.
La difficoltà è appunto riuscire a provare  che dietro la faccia pulita di un’impresa in realtà c’é la criminalità organizzata che mangia i soldi della collettività”.

“E’ un allarme che ho fatto presente anche alla Commissione antimafia .E’ un allarme che condividono i miei colleghi che lavorano qui, la difficoltà è riuscire a trovare questi collegamenti perché gli stessi sono molto subdoli, nessuna impresa che è stata sequestrata per collegamenti con la criminalità organizzata ovviamente si presenta qui…Sono tantissime le aziende in odore di criminalità organizzata che hanno operato in questa fase”

Il magistrato ha ricordato  che in collegamento con la Prefettura è stata pronunciata la decadenza di due imprese con la revoca del certificato antimafia per infiltrazioni mafiose negli assetti societari.

Ci riempie di Italico Orgoglio sentire le parole  di chi è abituato a gestire i disastri naturali a colpi di ordinanze ed espropri, scavalcando le autorità locali ….

Forse i suoi troppi impegni in giro per l’Italia e il Mondo lo hanno stressato talmente da fargli confondere Haiti con lo show mediatico del G8 a L’Aquila o della consegna delle prime case di Onna.

Intanto lo stesso Ministro degli Esteri italiano Frattini  zittisce Avatar-Bertolaso

«.. il nostro governo non critica gli sforzi altrui, l’Italia non ha alcuna intenzione di criticare gli sforzi degli Stati Uniti…
il pur bravo Bertolaso non è andato ad Haiti con il ruolo di coordinatore del mondo»

(fonte Corriere della sera 25 gennaio)

L’Aquila,23 gennaio

Si è tenuta nell’Auditorium Carispaq la  riunione promossa dal “Comitato 3e32„  contro il DL 30 dicembre 2009 che trasforma la Protezione civile in Servizi spa.
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LIBRI: RDB PRESENTA, ‘IL POTERE ASSOLUTO. LA PROTEZIONE CIVILE AI TEMPI DI BERTOLASO’ Continue reading »

Giornalismo e Democrazia ovverosia L’Informazione di Stato

(fonte www.6aprile.it)