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Locandina Marcia della Pace 2010

Locandina Marcia della Pace 2010


Gli incredibili danni del terremoto nelle immagini diffuse dalla guardia costiera haitiana a Port au Prince
 14 gennaio 2010Google aggiorna le foto satellitari di Haitimostrando le devastazioni provocate dal terremoto. 14 gennaio 2010 Google aggiorna le foto satellitari di Haiti:evidenti le devastazioni provocate dal terremoto

Il susseguirsi di ben 9 scosse di terremoto nella giornata di ieri, con punta di 4.1, nelle Marche, avvertita distintamente a L’Aquila e Teramo, come ha creato un certo panico nell’Ascolano, ha anche riaperto una ferita che sembrava sopita in tutto l’Aquilano.

Il geologo Antonio Moretti, docente di Geologia regionale e sismotettonica dell’Università de L’Aquila, ci spiega in maniera chiara i fenomeni tettonici che riguardano l’Appennino Centrale, in particolare quello Abruzzese:

— Fra qualche milione di anni gli Albanesi faranno meno fatica a venire in Italia perché ci verranno a piedi, perché dove ora c’è l’Adriatico ci saranno montagne!!!

Moretti è stato  protagonista delle cronache della Valle Peligna  per i suoi interventi sul terremoto ed ha partecipato alla trasmissione di PRESADIRETTA di Jacona sul terremoto aquilano.

Ultimamente, il 16 dicembre 2009 ha partecipato alla manifestazione SON’ORA organizzata dai Comitati Cittadini per l’Ambiente nella Valle Peligna ed ha tenuto una relazione molto seguita nel Cinema-Teatro Pacifico di Sulmona “Il rischio sismico nell’Appennino e nella Valle Peligna: quale prevenzione per la sicurezza della popolazione”

Una cosa è certa: dopo il sisma del 6 aprile, grazie anche a studiosi come Moretti e Giuliani, percè no (anche se quest’ultimo non è certamente “amato” dal mondo accademico), la popolazione,  al di là di inevitabili paure e allarmismi per quanto sta avvenendo anche nella nostra Valle Peligna, sa che ormai deve imparare a convivere col terremoto ed essere pronta, a dispetto di chi andava predicando alla vigilia del 6 aprile: “State tranquilli … sono solo scosse  di assestamento …” e sono morti in 308 sotto le macerie.

Il terremoto è la vita della Terra.E’ un paradosso ma è così. Senza i Terremoti non ci sarebbero le nostre Montagne! Forse non ci saremmo neppure noi!

Non è il terremoto che uccide, ma è l’uomo che costruisce senza rispettare le regole che potrebbero salvarci dalla sua forza distruttiva.

Lo so che è duro doverlo ammettere, ma è così.

— Gli esperti rassicurano: il terremoto non può essere previsto. Chi lo fa procura solo ingiustificato allarme.
Queste le conclusioni della Commissione Grandi Rischi riunitasi a l’Aquila  il 31  marzo 2009.
6 giorni dopo  l’Apocalisse a L’Aquila …!!!

20090705_terremoto-abruzzo

Ora su quella Riunione sta indagando la Procura della Repubblica per “mancato allarme” !!! Lo ha confermato questa mattina il Procuratore Rossini nel corso del TG3 delle 7.30. Sembra di intuire dalle sue parole imminenti provvedimenti giudizari.

Quella riunione, voluta da Bertolaso ma da lui stesso disertata,  si tenne sotto pressione degli allarmi suscitati tra gli Aquilani stressati da mesi

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9 giugno 2009 Protesta a Sulmona contro il Decreto Bertolaso

9 giugno La Valle Peligna protesta contro il Decreto Bertolaso

Continua la Telenovela del versamento delle tasse per le popolazioni terremotate: annunciata per telefono durante una seduta del Consiglio Regionale del 3o dicembre al Presidente Chiodi da parte del vice Letta, ha suscitato notevoli prese di posizioni. Soddisfazioni da una parte, soprattutto da parte di chi pensa che la Rinascita d’Abruzzo verrà dalla classe degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, perplessità e dubbi da parte di pensionati e lavoratori dipendenti che pagano le tasse fino all’ultimo cent e che stentano  ad arrivare alla fine del mese …
Gli Abruzzesi,” forti e gentili”, non hanno gli stessi diritti degli altri Italiani (vedi Terremoto Umbria e Marche), ma a loro vengono fatte “benevole concessioni”, magari per telefono, non per un diritto costituzionale, salve poi ritirarle “di nascosto” come è avvenuto alla vigilia del le elezioni amministrative del giugno scorso: i pensionati della Valle Peligna (  che pure ha avuto morti e distruzioni nel sisma del 6 aprile )  hanno avuto la sospensione dell’irpef  per soli 3 mesi (da settembre a novembre del 2009); ora sono esclusi dal “nobili concessioni” governative perchè non rientrano nei paesi nel Cratere, ad eccezione della sola Bugnara, che molto più lontana dall’epicentro del Terremoto rispetto alla stessa Sulmona,  è stata “riammessa” (miracolosamente!) nei 49 Comuni del Cratere del Decreto Bertolaso.

comune sulmonaposterremoto

Il Comune di Sulmona puntellato dopo il terremoto

Non mi pare di aver sentito su questo nessuna protesta da parte di autorità locali e deputati nazionali, che pure si erano mobilitati nel mese di giugno contro i decreti governativi che escludevano di fatto la Valle Peligna dai benefici fiscali a favore dei paesi terremotati!

9 giugno 2009 Sindaci della Valle Peligna in corteo a Sulmona

9 giugno 2009 Sindaci della Valle Peligna in corteo a Sulmona

Si dirà: “ I soldi non ci sono… L’Abruzzo ha avuto già tanto… Sono stati già spesi 1.200 mln per l’emergenza … Ci sono anche altre priorità da rispettare (lo stretto di Messina o le Centrali Nucleari da costruire)…!!!„

Come dire:«Chi ha avuto ha avuto…»!!!

Pubblico a tale proposito integralmente l’articolo apparso  su ilcentro.it:

Tasse e versamenti, voci dal labirinto

Critiche, proposte e invettive nei messaggi dei lettori sul sito internet del Centro.

di GIULIANO DI TANNA

«Questa sospensione delle tasse non è proprio così come dicono», avverte ken1, il 2 gennaio. «Perché tanto ritardo?», si chiede makavir, il giorno di Capodanno. Sono i messaggi dal «cratere», voci dei sopravissuti che si interrogano e interrogano sulla questione delle tasse. Voci e messaggi raccolti dal Centro sul suo sito internet (www.ilcentro.it) che, sulla complicata questione della sospensione del pagamento delle imposte (quali? fino a quando?), come su altri problemi nati dalla tragedia del terremoto del 6 aprile 2009, ha aperto le porte all’ascolto e alla discussione. Il tema che appassiona è quello della sospensione, per altri sei mesi degli obblighi fiscali, all’interno del cosiddetto «cratere sismico», firmata, alla fine dell’anno, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In sintesi: niente versamenti di tasse e contributi fino al 30 giugno 2010 per le popolazioni colpite dal terremoto.

La proroga riguarda i versamenti tributari, i contributi previdenziali ed assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. Dal provvedimento, invece, sono esclusi gli istituti assicurativi e di credito. Per quel che riguarda imposte e tasse comunali, la sospensione riguarda Tarsu e Ici, ma non le entrate patrimoniali. E non sono previsti rimborsi per chi ha versato l’Ici alla scadenza del 16 dicembre, come neppure sarà possibile recuperare l’Irpef trattenuta sulle buste paghe di novembre e sulle tredicesime. Quanto alle bollette, nessuna sospensione, invece, per il pagamento di quelle per luce, acqua e gas: da questo mese torneranno ad arrivare le bollette, mentre per il pregresso dovrebbe scattare la rateizzazione in 24 rate.

E si dovrà pagare anche il bollo auto. Insomma, un labirinto di regole ed eccezioni all’interno del quale si dipana il filo del dibattito fra gli aquilani sul sito online del nostro quotidiano. Scrive ancora ken1 nel suo commento «postato» il 2 gennaio: «Lavoratori dipendenti e pensionati non ne riceveranno alcun beneficio, perché tassati alla fonte. Da dicembre sulle buste paga è già “ritirata” l’Irpef come sempre. Non è sospesa infatti la “ trattenuta”, ma solo il termine di scadenza per il pagamento. Ma, come è noto, dipendenti e pensionati non “versano” in quanto tutto gli viene trattenuto. La questione dunque è molto meno generosa di quanto si vuol far credere». Makavir, il 1º gennaio, ha scritto: «A proposito, le tasse pagate da novembre a dicembre 2009 è ovvio che dovrebbero essere restituite, perché questa è la ratio del provvedimento: proroga di un beneficio che non si interrompe.

Spero che non ci siano intoppi “burocratici” su questo aspetto. Invito chi di dovere ed ha buona volontà a vigilare sull’immediata restituzione. O il buon Tremonti lo ha fatto di proposito per accaparrarsi l’irpef sulle tredicesime?». «Sospendere il pagamento delle tasse, per poi doverle totalmente restituire è una grande presa in giro», scrive tommi04, il 1º gennaio. «Auspico che si dia la possibilità a chi vuole, di rinunciare alla sospensione. Preferisco pagare il dovuto subito, piuttosto che avere per anni la pensione decurtata».

Si chiedeva ancora ken1, il 30 dicembre: «Ma non vi pare quantomeno improprio che una disposizione normativa come la sospensione temporanea delle gabelle ai terremotati venga annunciata per telefono ad una assemblea legislativa? Il consiglio regionale non rischia così di sembrare un talk show»?. Il 22 dicembre, prima del provvedimento del governo, un lettore dal nickname programmatico, rapina99, ammoniva: «L’irpef è l’unica tassa che cresce proporzionalmente al reddito e, quindi, beneficia della sospensione in modo significativo solo chi percepisce un elevato reddito, beneficia di briciole chi percepisce uno stipendio medio-basso, non beneficia di un bel niente chi ha perso il lavoro».

(05 gennaio 2010)

caoscalmo di fabio masi

31 dicembre 2009 Via XX settembre

31 dicembre 2009 Via XX settembre

Provenienti da tutta Italia,  i partecipanti della 42ma Marcia della Pace si si sono dati appuntamento a Piazza Duomo per sfilare lungo via XX settembre in “zona rossa”  fino a Piazza D’Armi dove è stata celebrata la messa.
Sotto una pioggia battente, si sono fermati davanti alla Casa dello Studente
Verso mezzanotte fiaccolata in piazza Collemaggio: così gli Aquilani hanno voluto festeggiare il Capodanno in memoria delle vittime del 6 aprile.

Tra luci ed ombre, dolori e gioie, scivola via il 2009. Un pezzo d’Abruzzo in questo breve filmato che racconta di una piccola regione dal cuore grande e dall’orgoglio da rivendicare. Semplicemente Buon 2010 a tutti voi, l’Anno che verrà..

Antonella Micolitti   Rete8

L’AQUILA – Le città vogliono secoli per crescere, ma possono morire in un batter d’occhio

di Michael Kimmelman
Testo originale:
“New York Times” del 23 dicembre 2009
“An Italian City Shaken to Its Cultural Core”

http://www.nytimes.com/2009/12/24/arts/24abroad.html?_r=1&ref=design

Riporto integralmente l’articolo del New York Times pubblicato in traduzione italiana dal sito www.3e32.com

piazzaduomo

Piazza Duomo innevata

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Studenti vittime del 6 aprile

NON SARETE DIMENTICATI

“ … i nostri figli morti nel terremoto de L’Aquila del 6 aprile del 2009 sono vittime dimenticate.
Da dopo il funerale mai nessuna istituzione  ha prestato più attenzione alle nostre famiglie sia morale che di altro genere…
Chi ha responsabilità deve pagare.”
Paolo Colonna, papà di Tonino

“Siamo qui per dire allo Stato che noi ci siamo i nostri figli ci sono e invece loro li hanno completamente messi da parte.
Hanno considerato  che valgono più le case che le vite umane.
Noi non abbiamo avuto dalle Istituzioni nessun tipo di supporto… quindi abbandonati completamente”
Sergio Bianchi, papà di Nicola

“ Perché ho perso un figlio io…? Io non mi so dare una risposta … Non so se c’è qualcuno che me la sa dare …”
Papà di Matteo

Roma  11 settembre 2009 Palazzo Chigi

Roma 11 settembre 2009 Palazzo Chigi

Manifestazione del Coordinamento dei familiari Studenti Universitari morti nel terremoto di L’Aquila

Celestino V a colori

Valle Peligna Commenti disabilitati
dic 242009


CELESTINO V A FUMETTO

Il fumetto di Papa Celestino V

ANNO GIUBILARE CELESTINIANO
2009 AGOSTO 2010
800 anni dalla Nascita di
SAN PIETRO CELESTINO V  (1209-2009)

Celestino V diventa un fumetto

Pietro da Morrone è incoronato Papa col nome di Celestino V nella Basilica di Collemaggio a L’Aquila il 29 agosto del 1294.

Costretto a dimettersi il 213 dicembre dello stesso anno dal cardinale Benedetto della potente famiglia dei Caetani di Anagni, (che il 24 dicembre sarà a sua volta eletto  papa col nome di Bonifacio VIII ) , viene da questi prima catturato e poi rinchiuso nella Rocca di Fumone di proprietà degli stessi Caetani, dove morirà il 19 maggio 1296 in circostanze dubbie. Continue reading »

Tanti sono gli Aquilani che si trovano alloggiati sulla costa (15.000) o in sistemazione autonoma (4.000) che passeranno il Natale lontano dalla loro città. A loro l’augurio che possano ritornare presto nella loro L’Aquila.

Mentre tutta l’Italia è avvolta da una morsa di gelo, anche L’Aquila si è ammantata da una coltre bianca in un’atmosfera magica di silenzio e pace.
Sembra proprio che dopo le urla di dolore e di pianto la città voglia riposare, per lasciarsi andare ad una religiosa quiete che lenisca per sempre le ferite che il terremoto ha inferto alla sua anima, al suo cuore, il suo Centro storico.

Ma come torna il sole, si diradano le nebbie magiche che sembravano averla voluta rapire in un mondo fiabesco,  quasi a proteggerla per immortalarla in un’eternità dove le sue antiche glorie, i suoi monumenti celebrati in tutto il monda, la sua Arte amata e ammirata per secoli potessero ritornare a vivere di un immoto splendore. Quasi che il suo destino fosse  quello di nutrirsi della stessa  linfa divina che ha immortalato altre città celebri del passato, di cui rimangono che poche vestigia, ruderi che mai potranno ridarci il loro antico splendore…

S.Demetrio * Vigili del fuoco puntellano il Campanile di S.Maria della Raccomandata

S.Demetrio * Vigili del fuoco puntellano il Campanile di S.Maria della Raccomandata

La realtà è però che a L’Aquila la neve gonfia le macerie dei suoi monumenti e palazzi pericolanti che potrebbero avere il loro tracollo definitivo dall’acqua e dal gelo.

S. Demetrio - S.Maria della Raccomandata

S. Demetrio - S.Maria della Raccomandata

In uno eroico sforzo squadre ammirevoli di Vigili del Fuoco continuano indefessamente la loro opera di puntellamento di Chiese, Palazzi e Monumenti.

In tutti c’è certezza: L’AQUILA TORNERA’ A VOLARE!

Continua il balletto di assicurazioni- smentite sulla sospensione delle tasse per la popolazione del terremoto ed esplode la protesta

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Sospensione fino a settembre 2010. Ma il provvedimento del governo riguarderà solo i lavoratori autonomi ed escluderà dipendenti e pensionati. Così prevale la linea dura di Tremonti
da Il Centro del 19 dicembre 2009.

Così anche la vecchina, a cui Berlusconi aveva promesso in regalo la dentiera in presa diretta davanti alla TV, ha dovuto pagare le tasse sulla sua pensione del mese di dicembre e sulla tredicesima, come tutti gli altri terremotati, in barba a tutte le promesse fatte e al trattamento riservato ai terremotati di sisma precedenti (Umbria Marche), trattamento avallato dalla finanziaria del 2008.

Intanto il sindaco Cialiente si confessa davanti ai microfoni di OndaTV nella trasmissione “Un Gran Caffè con …” andata in onda ieri sera alle 21.00.

Dure le sue accuse sulla gestione del terremoto di L’Aquile e sulle “promesse tradite”.

Un Progetto di Ampio Respiro

oraUn Contenitore di Proposte

Un Invito alla Partecipazione

Un Contributo alla Coscienza e alla Conoscenza

23 Associazioni Comitati Cooperative locali insieme per l’Ambiente nella Valle Peligna

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dal 15 al 27 Dicembre 2009 al Cinema Pacifico.

nelle strade, nei paesi …

a Sulmona

La cronaca della Valle Peligna di queti ultimi anni ha visto il tentativo di un massiccio attacco all’ambiente e alla salute dei cittadini da parte di gruppi  industriali senza scrupoli che con il “miraggio” dell’occupazione tentano di aggredire il territorio per ridurlo a “terra di conquista”.
Le “armi” dei neocolonizzatori  sono le proposte di insediamento di ben due cementifici (Toto Group nel 2006 e Società Abruzzo Cementi nel maggio 2009), una centrale della Snam Rete Gas in località Case Pente, una cava di ben 400 ettari, un inceneritore di rifiuti ospedalieri…

— Non è lo scenario di un film, ma un futuro probabile e non molto lontano che ci aspetta,  dice il Comitato Salvaguardia Territorio e Salute – Comitato “No Inceneritore”.

E la popolazione?
E’ a conoscenza di tutto ciò, dei rischi di questo impatto ambientale, della minaccia alla saluto di ognuno?
Come reagisce?

SON’ORA ha l’ambizione di voler  sensibilizzare i cittadini della Valle Peligna, di aggegare i giovani attraverso la partecipazione attiva e il dialogo tra le associazioni che da anni si battono contro progetti di “Colonizzazione della Valle”.
La tutela ambientale e la salvaguardia del territorio deve essere la battaglia comune, non solo dei Comitati, è quanto intende promuovere anche attraverso proposte didattiche, scientifiche e artistiche:
«Un invito alla partecipazione, all’incontro, all’informazione, in un territorio che ha ri-scoperto una seria vulnerabilità e che necessita di ri-organizzarsi e ri-affermarsi».

Singolare iniziativa del sindaco Cialiente:

9 dicembre L'Aquila Consiglio Comunale

9 dicembre L'Aquila Consiglio Comunale

per protestare contro le “promesse tradite” convoca l’assemblea del Consiglio Comunale all’aperto tra le macerie.

Dice il sindaco de L’Aquila nel corso del ” Consiglio in zona rossa”:

«Non è possibile che qui a 20 giorni quando ancora la gente non può rientrare perché  si è sbagliata strategia e non ci sono le case, quando ancora non riparte nulla, quando ancora non sono stati stanziati quei soldi che danno speranza e risposta, noi ricominciamo a pagare le tasse, come se niente fosse, e dal 1° gennaio e da giugno, a differenza di tutti gli altri terremotati, noi pagheremo più di tutti gli altri cittadini italiani perché dovremmo rimborsare 100 milioni in 5 anni: questo è il succo».

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LE TASSE NEGLI ULTIMI TERREMOTI

Umbria e Marche (1997):
Inizio della restituzione di tasse e imposte a Giugno 2009.
La sospensione dei versamenti durò quasi un anno – dopo ben 12 anni dal sisma del 1997, e si pagherà solo il 40 per cento e nell’arco di 120 mesi.
La legge finanziaria 2008 ha infatti previsto la restituzione in misura ridotta al 40% dei tributi e contributi, oggetto di sospensione per effetto del sisma del 1997 iniziati nel settembre 1997, mediante rateizzazione per 120 rate mensili. Il decreto ha fissato al
16 giugno 2009 la decorrenza della prima rata mensile

Molise (terremoto del novembre 2002)
sospensione si è protratta per 30 mesi, con ben quattro proroghe. Il decreto per la restituzione, arrivato solo lo scorso febbraio, ha previsto la restituzione in dieci anni, con un abbattimento del 60% delle somme da restituire.

Piemonte (aree colpite dall’alluvione del novembre 1994):
i tributi furono corrisposti dopo diversi anni e per il 10 per cento del totale.

Domani a Pescara inaugurazione del “PONTE DEL MARE”.

Pescara - Veduta del Ponte del Mare

Pescara - Veduta del Ponte del Mare

Collegherà – solo per i pedoni e ciclisti – le due riviere della Città divise dal fiume omonimo, opera fortemente voluta dall’ex-Amministrazione D’Alfonso (Centrosinistra) come simbolo della Città. Doveva essere inaugurato per i Giochi del Mediterraneo 09, ma la caduta della Giunta D’Alfonso per le note vicende giudiziarie, le elezioni successive alle dimissioni del Sindaco, complicazioni di ordine amministrativo e …  politico ne hanno ritardato l’inaugurazione.

Così un’opera nata al servizio dei cittadini e orgoglio della città, diventa motivo di lotta politica e divisione fra fazioni diverse.

Ma si sa. Ormai i nostri cari Amministratori Abruzzesi ci hanno  abituato a tutto. E’ sempre la stessa musica: Guelfi contro Ghibellini e per parafrasare un celebre motto:
“La destra non deve sapere quello che fa la sinistra”!!!
Per chi non lo sapesse, il nome “Il Ponte del Mare” è stato dato a quest’opera dopo un referendum indetto da Il Centro tra i suoi elettori, anche perché l’ex sindaco D’Alfonso non ha fatto in tempo a completarne i lavori.

Il Centro pubblica in data 4 dicembre un articolo sull’inaugurazione che riporto di seguito:

da IL CENTRO:
Ponte, la festa è blindata
PESCARA. Dopo la guerra sui debiti nel bilancio comunale, lo scontro tra maggioranza e opposizione si sposta sul Ponte del mare. Ieri, l’amministrazione ha spedito gli inviti a tutti i consiglieri per l’inaugurazione che si terrà martedì prossimo, festa dell’Immacolata, alle 17,30. Alle festa ci sara anche Vincent Tummino , il vigile del fuoco eroe di New York che salvò tante vite umane dopo l’attacco alle Torri gemelle l’11 settembre del 2001.
Ma il Pd sta pensando di organizzare una controcerimonia per l’opera, simbolo della città, che considera una creatura dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso , scippata dal centrodestra ora al governo di Pescara.
La situazione è incandescente, al punto che l’amministrazione ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza per la festa del taglio del nastro, perché teme che possano scoppiare incidenti tra i simpatizzanti delle opposte fazioni.
A scatenare lo scontro potrebbe essere proprio la presenza alla cerimonia di D’Alfonso, che fonti bene informate danno per probabile. Ma i dalfonsiani escludono categoricamente azioni eclatanti per quel giorno. «Vogliamo vedere come si svolgerà la manifestazione, poi decideremo il da farsi», dice un consigliere del Pd che intende rimanere anonimo. In pratica, se il taglio del nastro non dovesse rivelarsi all’altezza dell’evento, verrà organizzata un’altra cerimonia nei giorni successivi per dare uno schiaffo morale alla maggioranza. Questura, carabinieri e polizia municipale, comunque, sono stati allertati per martedì prossimo.
Sarà una giornata blindata con agenti schierati sulle due riviere. Il livello dello scontro tra centrodestra e centrosinistra, del resto, si è talmente alzato, dopo l’accesa polemica sui debiti in bilancio lasciati in eredità dalla precedente amministrazione, da far temere ripercussioni persino sulla giornata dell’inaugurazione del Ponte che dovrebbe essere una festa per la città. Intanto ieri, oltre agli inviti spediti alle autorità locali, sono stati affissi i primi manifesti che annunciano la manifestazione pubblica di martedì.

La cerimonia si aprirà alle 17,30 con il Ponte completamente illuminato. Saranno presenti il sindaco Luigi Albore Mascia, il presidente della Regione Gianni Chiodi , il presidente della fondazione PescarAbruzzo Nicola Mattoscio, il vigile eroe di New York Vincent Tummino, il docente dell’università di Venezia, collaudatore dell’opera Enzo Siviero, l’arcivescovo Tommaso Valentinetti,  i vertici dei gruppi che hanno finanziato l’opera insieme a PescarAbruzzo e cioè Toto, Ferri holding, Almacis, Di Properzio, Fater.
Non ci sarà, come già annunciato nei giorni scorsi, il cardinale Bertone.- Andrea Bene
Il Centro — 04 dicembre 2009

pontmare

PrimaDaNoi.it a sua volta pubblica un articolo sull’inaugurazione e un’intervista al neosindaco di Pescara Mascia, a suo tempo  all’opposizione e tenace avversario del progetto de Il Ponte del Mare, che riporto integralmente:

Se fossero parole dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso non ci sarebbe da stupirsi ed invece…sono le nuove idee del sindaco Mascia alla vigilia dell’inaugurazione.
“Sogno o son desto?”
Probabilmente se lo sarebbero chiesto tutti i pescaresi, se fossero stati presenti alla conferenza stampa di questa mattina indetta per presentare la cerimonia di inaugurazione del Ponte del Mare. A quello stesso schieramento di maggioranza che, qualche mese fa, indiceva conferenze stampa, un giorno sì e uno no, per denunciare presunte illegalità sulla realizzazione arrivando a chiedere anche il «blocco dei lavori», toccherà inaugurare proprio il famoso Ponte del Mare.
Che sfortuna, si dirà.
Ed invece la nuova amministrazione non si sente vittima di iattura.
Anzi.
E’ felice e contenta di inaugurare il Ponte di cui oggi tutti hanno tessuto le lodi. Addirittura il sindaco ha ripetuto per ben due volte di sentirsi «onorato ed orgoglioso».
Ad affiancare il sindaco Mascia ed il vice sindaco Berardino Fiorilli, erano presenti i rappresentanti delle aziende che hanno finanziato l’opera: il presidente della Fondazione Pescara Abruzzo, Nicola Mattoscio, Marco Sambuco della Fater, Andrea Di Properzio ed Enrico Marramiero.
Assenti giustificati Carlo Toto e Simona Ferri, che hanno assicurato la loro presenza per martedì pomeriggio.
L’amministrazione deve proprio avere cambiato di colpo idea sul Ponte e lo si capisce chiaramente dalle parole di Nicola Mattoscio che ha ringraziato il sindaco e il vicesindaco «per l’impegno e per l’entusiasmo personale».
Una grinta che prima era, senza dubbio, impiegata per contrastare «l’opera simbolo».
Mascia non ha nascosto il passato accanimento, basato soprattutto sulla «scarsa funzionalità di un passaggio ciclopedonale».
A tal proposito c’è già l’idea di predisporre un mezzo elettrico a 8 posti per permettere anche ai disabili di «godere della magnifica visuale».
L’INAUGURAZIONE A CURA DELLA MIRUS
Martedì 8 dicembre, alle 17.30 presso il Largo della Madonnina, si terrà la «cerimonia d’inaugurazione solenne ma sobria» presenziata dal presidente della Regione Gianni Chiodi, dal collaudatore dell’opera Enzo Siviero e dall’ospite d’onore Vincent Tummino, personaggio simbolo di rinascita.
Tummino è stato il coordinatore delle prime operazioni soccorso a seguito dell’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle di New York.
Si potrà attendere l’apertura contemporanea delle rampe anche dal lato sud del Ponte dove ci sarà un maxischermo per seguire l’evento.
A curare l’evento ci ha pensato l’agenzia Mirus&Co. di Michele Russo, presidente della Gtm.
«Un compito semplice» ha confessato Michele Russo in conferenza stampa «perché il Ponte è scenografico di per sè».
E’ previsto uno spettacolo di acrobati dell’aria della compagnia “Osa”.
Si punta ad una partecipazione di massa, con l’invio di migliaia gli inviti ai cittadini pescaresi. Quanto costerà l’inaugurazione?
Il sindaco Mascia non lo sa, perché «paga tutto la Fondazione Abruzzo».
MASCIA: «NON SONO A DISAGIO NELL’INAUGURARLA PROPRIO IO»
Dopo la conferenza, il sindaco si concede alle domande di PrimaDaNoi.it.
Non si sente a disagio ad inaugurare il Ponte?
«Io penso che le regole del gioco siano queste: c’è un principio di continuità dell’amministrazione. Io ho ereditato le cose positive e quelle negative».
Ma voi, quando eravate all’opposizione, contestavate sì la funzionalità di un ponte ciclopedonale, ma anche la legalità…
«Sì, ma io su questo punto non ci sono mai entrato, era soprattutto Masci», ha spiegato il sindaco. Masci aveva scoperto e contestato anche il fatto che la Fondazione Abruzzo prendesse i soldi per finanziare l’opera dalla capitolo “Sanità” del bilancio sociale della fondazione.
Oggi lei ha elogiato l’operato di Mattoscio, cosa è cambiato rispetto a prima?
Annuisce Mascia, mentre parliamo, e risponde: «è cambiata la responsabilità. Ora abbiamo una responsabilità di governo».
Per quanto riguarda la legalità, Mascia ha aggiunto che «l’opera c’è, è stata finanziata, ma non c’è un’inchiesta della magistratura, o per lo meno a me non risulta. Io sono per le regole e per la legalità. Se qualcuno mi avesse detto “vedi che c’è un problema di natura giudiziaria, io avrei fermato il cantiere».
In una delle conferenze stampa contro il Ponte del Mare, voi stessi per bocca di Berardino Fiorilli (attuale vicesindaco, ndr) chiedevate il blocco dei lavori…
«Ma era un ruolo di opposizione a quei tempi e avevamo ragionevoli motivi per contestare», ha risposto Mascia.
Motivi spariti alla vigilia dell’ennesima inaugurazione.
«Io contestai soprattutto quell’inaugurazione elettorale alla presenza del mio avversario Alessandrini e dell’ex sindaco D’Alfonso che dava i bigliettini in mezzo alla gente».
Può darsi che il sindaco la contestò.
Ma è sicuro che anche lui, quel giorno, approfittò della calca per distribuire i volantini elettorali con uno stuolo di collaboratori.
Ma oggi la «responsabilità di governo» offusca i ricordi e fa cambiare idea.
Manuela Rosa 05/12/2009 16.39

PESCARA. «Un’opera fantastica», «tutto fatto nei tempi», «ci sentiamo onorati», «sarà una festa», «grazie alle imprese e alla Fondazione», «un patrimonio della città».

Se fossero parole dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso non ci sarebbe da stupirsi ed invece…sono le nuove idee del sindaco Mascia alla vigilia dell’inaugurazione.
“Sogno o son desto?”
Probabilmente se lo sarebbero chiesto tutti i pescaresi, se fossero stati presenti alla conferenza stampa di questa mattina indetta per presentare la cerimonia di inaugurazione del Ponte del Mare. A quello stesso schieramento di maggioranza che, qualche mese fa, indiceva conferenze stampa, un giorno sì e uno no, per denunciare presunte illegalità sulla realizzazione arrivando a chiedere anche il «blocco dei lavori», toccherà inaugurare proprio il famoso Ponte del Mare.
Che sfortuna, si dirà.
Ed invece la nuova amministrazione non si sente vittima di iattura.
Anzi.
E’ felice e contenta di inaugurare il Ponte di cui oggi tutti hanno tessuto le lodi. Addirittura il sindaco ha ripetuto per ben due volte di sentirsi «onorato ed orgoglioso».
Ad affiancare il sindaco Mascia ed il vice sindaco Berardino Fiorilli, erano presenti i rappresentanti delle aziende che hanno finanziato l’opera: il presidente della Fondazione Pescara Abruzzo, Nicola Mattoscio, Marco Sambuco della Fater, Andrea Di Properzio ed Enrico Marramiero. Assenti giustificati Carlo Toto e Simona Ferri, che hanno assicurato la loro presenza per martedì pomeriggio.

L’amministrazione deve proprio avere cambiato di colpo idea sul Ponte e lo si capisce chiaramente dalle parole di Nicola Mattoscio che ha ringraziato il sindaco e il vicesindaco «per l’impegno e per l’entusiasmo personale».Una grinta che prima era, senza dubbio, impiegata per contrastare «l’opera simbolo».

Mascia non ha nascosto il passato accanimento, basato soprattutto sulla «scarsa funzionalità di un passaggio ciclopedonale».
A tal proposito c’è già l’idea di predisporre un mezzo elettrico a 8 posti per permettere anche ai disabili di «godere della magnifica visuale».

L’INAUGURAZIONE A CURA DELLA MIRUS

Martedì 8 dicembre, alle 17.30 presso il Largo della Madonnina, si terrà la «cerimonia d’inaugurazione solenne ma sobria» presenziata dal presidente della Regione Gianni Chiodi, dal collaudatore dell’opera Enzo Siviero e dall’ospite d’onore Vincent Tummino, personaggio simbolo di rinascita. Tummino è stato il coordinatore delle prime operazioni soccorso a seguito dell’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle di New York.Si potrà attendere l’apertura contemporanea delle rampe anche dal lato sud del Ponte dove ci sarà un maxischermo per seguire l’evento.A curare l’evento ci ha pensato l’agenzia Mirus&Co. di Michele Russo, presidente della Gtm.
«Un compito semplice» ha confessato Michele Russo in conferenza stampa «perché il Ponte è scenografico di per sé».E’ previsto uno spettacolo di acrobati dell’aria della compagnia “Osa”.Si punta ad una partecipazione di massa, con l’invio di migliaia gli inviti ai cittadini pescaresi. Quanto costerà l’inaugurazione? Il sindaco Mascia non lo sa, perché «paga tutto la Fondazione Abruzzo».

MASCIA: «NON SONO A DISAGIO NELL’INAUGURARLA PROPRIO IO»

Dopo la conferenza, il sindaco si concede alle domande di PrimaDaNoi.it.

Non si sente a disagio ad inaugurare il Ponte?

«Io penso che le regole del gioco siano queste: c’è un principio di continuità dell’amministrazione. Io ho ereditato le cose positive e quelle negative».

Ma voi, quando eravate all’opposizione, contestavate sì la funzionalità di un ponte ciclopedonale, ma anche la legalità…

«Sì, ma io su questo punto non ci sono mai entrato, era soprattutto Masci», ha spiegato il sindaco. Masci aveva scoperto e contestato anche il fatto che la Fondazione Abruzzo prendesse i soldi per finanziare l’opera dalla capitolo “Sanità” del bilancio sociale della fondazione.

Oggi lei ha elogiato l’operato di Mattoscio, cosa è cambiato rispetto a prima?

Annuisce Mascia, mentre parliamo, e risponde: «è cambiata la responsabilità. Ora abbiamo una responsabilità di governo».
Per quanto riguarda la legalità, Mascia ha aggiunto che «l’opera c’è, è stata finanziata, ma non c’è un’inchiesta della magistratura, o per lo meno a me non risulta. Io sono per le regole e per la legalità. Se qualcuno mi avesse detto “vedi che c’è un problema di natura giudiziaria, io avrei fermato il cantiere».

In una delle conferenze stampa contro il Ponte del Mare, voi stessi per bocca di Berardino Fiorilli (attuale vicesindaco, ndr) chiedevate il blocco dei lavori…

«Ma era un ruolo di opposizione a quei tempi e avevamo ragionevoli motivi per contestare», ha risposto Mascia.

Motivi spariti alla vigilia dell’ennesima inaugurazione.

«Io contestai soprattutto quell’inaugurazione elettorale alla presenza del mio avversario Alessandrini e dell’ex sindaco D’Alfonso che dava i bigliettini in mezzo alla gente».

Può darsi che il sindaco la contestò.
Ma è sicuro che anche lui, quel giorno, approfittò della calca per distribuire i volantini elettorali con uno stuolo di collaboratori.

Ma oggi la «responsabilità di governo» offusca i ricordi e fa cambiare idea.
Manuela Rosa 05/12/2009 16.39