L’AQUILA OLTRE I TERREMOTI E’ IL NUOVO VOLUME PRESENTATO IL 16.3.12 PRESSO L’AUDITORIUM SERICCHI CARISPAQ A CURA DI SIMONETTA CIRANNA E MANULE VAQUERO PINIERO

Torna a L’Aquila Jacona con il suo programma “Presadiretta” sul Terremoto a L’Aquila (“TERRAVIOLATA”): è sempre scomodo denunciare la cattiva conduzione della Ricostruzione, ma il vero giornalimo non si tira mai indietro

Da “GLI INTOCCABILI” (LA7 del 25.01.12): « MI RACCOMANDO:TIENI LA BARRA FERMA!»

L’Aquila, 25 gennaio

L’udienza odierna ha risentito molto del clima di grande rabbia che si è diffuso tra i parenti delle vittime del sisma, dopo la pubblicazione delle intercettazioni  che hanno riguardato il capo della Protezione Civile

I NOSTRI FIGLI CARNE DA MACELLO


L’AQUILA. 23 GENNAIO 2012

Nuovo manifesto del movimento della Locomotiva sui muri della città. “Vergogna” scrive il movimento in riferimento alle intercettazioni tra l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e l’ex assessore regionale alla Protezione Civile Daniela Stati con le quali Bertolaso annunciava la riunione della commissione a L’Aquila per soli scopi mediatici e per rassicurare la gente in preda alla paura a causa di uno sciame sismico che durava da mesi. il terremoto del 6 aprile 2009 provocò la morte di 309 vittime innocenti.

aquila_processo_breve_casa_studente_ansaDonna infaticabile, l’abbiamo conosciuta fin dalle prime ore di quel tragico 6 aprile del 2009,  si è battuta fino all’estremo per restituire GIUSTIZIA ai giovani vittime della Casa dello Studente, tra i quali Davide, suo nipote, animatrice del Comitato Familiari Vittime della Casa dello Studente, sempre in prima fila in ogni manifestazione per denunciare i ritardi e l’incuria dello Stato, oggi è stata colta da sdegno, stupore e amarezza come tanti di noi nell’ascoltare la registrazione della telefonata allucinante del 30 marzo 2009 dell’allora capo della Protezione Civile, di professione medico pediatra.

Questa la sua risposta al cinismo degli uomini di Stato:

►’Lo Stato non può seppellire ciò che uccide. Questo pensammo quel venerdì 10 aprile del 2009 e decidemmo di riportare il nostro ragazzo, appena 19 anni, a “casa”, rifiutando la vetrina mediatica e indecente dei funerali…di Stato.

Oggi l’ennesima  sconvolgente intercettazione testimonia che quella fu una scelta giusta e lucida, pur se dolorosa, perché la solitudine rende il dolore ancora più aspro.
Ho pena di questa città ferita, vilipesa, attraversata da corsari di ogni fatta e di ogni credo che saccheggiano, derubano, ridono nella notte, pensando agli affari o manovrano per accaparrarsi la benevolenza dei potenti.

Come fece il signor Bertolaso che la mattina dei “solenni” funerali si affaticava, rozzamente, per recuperare “un posto in prima fila” al salvatore della patria di turno: l’ex premier,  intrufolato tra i familiari delle centinaia di vittime innocenti, assassinate dalla indifferenza, dalla incuria, dalla superficialità , dalla tracotanza di chi avrebbe dovuto, invece,  predisporre misure di prevenzione, tra cui anche una corretta informazione ai cittadini.

“Li faccio venire a L’Aquila o da te o in Prefettura, a me non me ne frega niente” Dice Bertolaso alla Stati, neo assessora alla Protezione Civile, annunciando l’invio di un gruppo di sapienti – La Commissione Grandi Rischi – per “mettere a tacere qualche imbecille”. E aggiunge “E’ più una operazione mediatica, hai capito?”.

Ma la morte non è mediatica, la morte è l’assenza di chi ami, una assenza “per sempre”, che ti sconvolge la vita.

Bertolaso dovrà tornare a L’Aquila ai primi di febbraio per essere interrogato nell’ambito del processo alla Commissione Grandi Rischi. Come affronterà lo sguardo di chi quella notte ha perso ciò che aveva di più caro?

Antonietta Centofanti

L’Aquila, 20 gennaio 2012

Si è svolto oggi la prima udienza del processo per il crollo di due palazzine in Via Luigi sturzo, in cui perirono 21 persone, tra le quali Tonino Colonna.

Tonino Colonna

Tonino Colonna

Il processo era stato rinviato alla data odierna per un cavillo burocratico.

Nell’udienza di oggi si sono costituite parti civile altre due famiglie in aggiunta alle 16 iniziali.

I due filoni d’inchiesta del crollo delle due palazzine dei n. civici 33 e 39 di Via L.Sturzo sono stati accorpati in un unico processo, che è stato aggiornato al 27 aprile.

I motivi del rinvio a giudizio per omicidio colposo plurimo e disastro colposo dell’architetto e progettista di entrambi gli edifici  (ormai ottantacinquenne …) sono noti: calcestruzzo scadente, carenze costruttive, numero di staffe delle armature insufficienti, errori di calcolo e di verifica antisismica.

L'Aquila 12 gennaio 2012
Il Comitato 3e32 lancia il suo "j'accuse" sul suo sito http://www.3e32.com/

Non abbiamo dimenticato il periodo della “gestione Bertolaso” qui a L’Aquila, nell’immediato post-terremoto.

Il periodo del “miracolo”, del divieto di assemblea e volantinaggio, dei pass per andare a trovare un tuo amico in un’altra tendopoli, del divieto di cioccolata e caffè (sembra uno scherzo!) a Piazza d’armi, del divieto d’ingresso per i giornalisti e le telecamere, degli striscioni proibiti o strappati, della presa in giro del “dalle tende alle case” finita con migliaia di persone spostate negli alberghi lontano da L’Aquila, nascondendo il proprio fallimento con le minacce (“smontiamo i bagni e le mense”), l’ipocrisia (gli irriducibili) e la violenza (Piazza d’armi).           continua a leggere > Continue reading »

Il processo per omicidio plurimo e disastro colposo nei confronti dei 7 componenti della commissione Grandi Rischi (Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi; Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del Dipartimento di Protezione Civile; Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto C.a.s.e.; Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova; Mauro Dolce, direttore dell’Ufficio rischio sismico di Protezione civile), è giunta all’undicesima udienza.

La prossima udienza, prevista a febbraio, sarà ascoltato l’allora capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, assente all’udienza del 12 gennaio

Studenti vittime del 6 aprile

Studenti vittime del 6 aprile

309 vittime … sono morti una seconda volta!

VERSIONE UFFICIALE (senza tagli dovuti a causa dei limiti di Youtube e soprattutto con le musiche vere, precedentemente rimosse sempre per lo stesso motivo)Eccolo, per la prima volta su internet, “Il Silenzio Dell’Aquila” in versione ufficiale: quello che ha commosso tanti ragazzi di Brescia, quello che ha colpito il cuore di un’intera nazione convinta di tutt’altro, quello che sta cercando di testimoniare a cuore aperto il dolore e la speranza di tutti noi aquilani!! Facciamolo girare, portiamo davanti agli occhi dell’umanità la VERITA’ che L’Aquila mostra ogni giorno, davanti ai nostri occhi!!

06 Aprile 2011- Per non dimenticare. Il video è stato realizzato da Alessio Colella del IV A del Liceo Scientifico Tecnologico – “IIS Amedeo D’Aosta” – L’Aquila , con l’aiuto di Federico Cecchini e Davide Colaianni.

fonte: www.tvunoaq.tv
TVUNO L’AQUILA – Infuocata la nona udienza del processo alla Commissione Grandi Rischi. In aula l’ex Assessore Regionale alla Protezione Civile, Daniela Stati, che si difende. L’interrogatorio si infiamma sull’esistenza di due verbali.

L’Aquila, 9 novembre

Drammatica seduta al «Processo Grandi Rischi»:  sfilano davanti ai giudici i giovani della Casa dello Studente, che portano la loro testimonianza dei giorni terribili del 6 aprile.

La testimonianza di Cinzia De Bernardo:

«Prima della riunione della commissionedopo le scosse scappavamo, ci veniva una paura enorme, eravamo terrorizzati. Io dormivo vestita, con le scarpe vicino la porta e il cellulare acceso. Lasciavo la porta aperta mentre facevo la doccia anche se il bagno era comune, tutti accorgimenti forse inutili ma comunque dettati dalla paura».

«La mattina del primo aprile ho letto che De Bernardinis diceva che si doveva convivere con lo sciame sismico e che la situazione era favorevole. Subito ci siamo tranquillizzati. Conoscevo la commissione e le sue funzioni come volontaria e le ho spiegate ai miei amici.
Avevo la possibilità di tornare a casa,abito ad un’ora dall’Aquila e non l’ho fatto, potevo dormire in macchina e non l’ho fatto perché mi avevano detto di stare tranquilla.Il 5 aprile 2009 dopo la prima scossa, sebbene non fosse una bella sensazione, ho ripensato a quello che avevo letto e visto ai telegiornali sulle dichiarazioni della Commissione e mi sono tranquillizzata».


Servizio di TG MAX di Lanciano del 9/11/2011

Report 30/10/11 – I biscazzieri

Aggiornamento del 8/05/2011. Per finanziare la ricostruzione in Abruzzo sono state promosse leggi che invitano al gioco online. I soldi spesso finiscono dove non servono, il fatturato del settore cresce

L’Aquila, 30 novembre

30.10.11

Ancora una forte scossa di terremoto nell’Aquilano

L’Aquila, 29 ottobre

Gli Avvocati dell’accusa “torchiano i testimoni dell’Accusa, rei, a loro parere, di non essere rimasti sotto le macerie in quel tragico 6 aprile  come i loro parenti  che  erano stati rassicurati dalle conclusioni ottimistiche della riunione della Commissione G. R. …!!!

Il video dell’udienza del 29 ottobre

Alcune testimonianze significative:

“Mia madre diceva che gli scienziati erano i ‘dottori della Terra’. Prima della riunione c’era apprensione, stavamo sul chi vive, poi siamo stati rassicurati e abbiamo abbassato moltissimo il livello di guardia“

(Marco Castellano, uno dei cinque testi ascoltati oggi assieme al fratello Fabrizio  I due fratelli sono  di Tempera. Hanno perso la madre il 6 aprile 2009 e sono tra coloro che hanno sporto denuncia contro la C.G.R.)

“Mia madre e’ stata ritrovata schiacciata dal materasso perche’ il letto si era chiuso, mia sorella e mio nipote li hanno ritrovati dal piano di sotto al piano di sopra”, ha ricordato, visibilmente provato. . .siamo stati rassicurati dalla Protezione civile e dalla Grandi rischi. Mia sorella e mia madre  mi dissero di aver sentito la Stati e Barber in televisione che rassicuravano sui rischi che c’erano”.

Gianfranco Di Marco, – “interrogato” dagli avv.ti della difesa per un’ora e mezza!!!- Ha perso la madre, la sorella e il nipote ad  Onna.

Di Marco ha citato  l’ intervista di Gianfranco Colacito  a De Bernardinis, Vice di Bertolaso. Al termine dell’intervista,  Colacito chiede a De Bernardinis se  poteva essere tranquillo e bersi  «un buon bicchiere di vino di Onna»

IL VIDEO DELL’INTERVISTA DI COLACITO A DE BERNARDINIS

L’Aquila 18 ottobre scossa di terremoto 3.3

Un terremoto di magnitudo(Ml) 3.3 è avvenuto alle ore 23:13:07 italiane del giorno 18/Ott/2011 (21:13:07 18/Ott/2011 – UTC).
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico Aquilano.

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Mentre la Ricostruzione naufraga fra polemiche, accuse e smentite …

Continua intanto il terrore dello sciame scismico del 2009:

Dopo la scossa di 3.3 parla Giampaolo Giuliani:

“Possibile uno sciame sismico simile al 2009″

L’ingv, dopo stanotte, registra altri 8 eventi sismici

L'ingv, dopo stanotte, registra altri 8 eventi sismici

Da qui a qualche settimana c’è la possibilità di rientrare in uno sciame sismico molto simile a quello del 2008/2009. Lo ha detto il tecnico ricercatoreGiampaolo Giuliani ai microfoni di Radio L’Aquila 1. “

Siamo interessati da anomalie per quanto riguarda le rilevazioni del Radon”, dice Giuliani.

Il gas studiato dal tecnico per le sue rilevazioni sismiche mostra un incremento sensibile in relazione ai dati forniti dalle stazioni di rilevamento posizionate sul territorio.

“Non è vero che arrivo dopo con le mie previsioni” continua Giuliani, rispondendo alle critiche che arrivano da alcuni rappresentati del mondo cosiddetto “scientifico”. “Da oltre un mese, dice Giuliani, dico che la situazione è calda, con i valori del Radon in salita. I miei dati dicono che c’è un’attività sismogenetica dinamica”, conclude Giuliani, “e nelle prossime ore potremmo essere interessati da eventi non superiori al 2.5 di magnitudo. Piuttosto, perché  l’Ingv non pubblica le scosse, più di una decina intorno al 2 di magnitudo, da questa mattina?” Si chiede Giuliani.

Un comunicato dell’Ingv invece riporta questi dati:

Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 3.3 delle 23:13 della notte scorsa, altri otto eventi sismici hanno interessato le zone a confine tra l’Abruzzo e il Lazio, nel distretto dei “Monti Reatini”.
Le scosse sono state registrate tra i comuni di Montereale (L’Aquila), Cagnano Amiterno (L’Aquila) e quelli di Borbona, Citta’ Reale e Posta, questi ultimi in provincia di Rieti. La prima scossa e’ stata alle 8:37, di magnitudo 2.1, mentre poco dopo le 9 sono tre gli eventi tellurici rilevati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: alle 9:08 (magnitudo 2.2), alle 9:13 (2.1) e alle 9:25 (magnitudo 2).
Alle 11.13 i sismografi hanno registrato un sisma di 2.3; alle 12 di 2.1; alle 12.04 di 2.4; alle 12.13 di 2.2.

(Fonte abruzzo24ore.tv)

3.3 la magnitudo, con un boato che è tornato a gelare il sangue di una città che ha fatto i conti con un tremore che sembrava non finire mai come la maledetta notte del 6 aprile 2009. Da est ad ovest del territorio cittadino tutti, o quasi, hanno avvertito la scossa. Nella mattinata di ieri scosse, otto fino all’ora di pranzo, tutte localizzate nel territorio dell’alta Valle Aterno: magnitudo 2 o poco più, che solo in alcuni casi sono state avvertite a Montereale e nei territori ai confini col reatino. Eventi sismici “nella norma” visto che come spiega De Luca, responsabile della rete di monitoraggio abruzzese dell’Ingv «dopo un evento come quello della serata di martedì non sono da escludere altre scosse». E all’Aquila cosa succedeva? Qualcuno è uscito in strada, altri hanno preferito rimanere in casa. Del piano di protezione civile comunale presentato qualche mese fa, in cui si parlava anche delle aree di raccolta in caso di emergenza, non vi è ancora traccia ufficialmente. Il responsabile del programma elettorale della lista civica «L’Aquila che vogliamo» (Vincenzo Vittorini candidato), Pier Paolo Visione, ha senza mezzi termini affermato che «La scossa sismica di magnitudo 3.3, ha per l’ennesima volta messo a nudo il piano di protezione civile della città e reso consapevoli i cittadini di essere soli». Ma l’Amministrazione guidata da Massimo Cialente è vittima anche del “fuoco amico”, ed è costretta ad incassare le critiche del segretario comunale dell’Italia dei Valori, Lelio De Santis, che, anche se indirettamente stigmatizza la maggioranza di cui i dipietristi sono parte integrante per l’assenza di un piano di emergenza. «Le scosse continuano, anche di forte intensità come quella di martedì notte di 3.3 di magnitudine, ma dopo 2 anni e mezzo i cittadini ancora non sanno dove radunarsi e come comportarsi». Dal canto suo il sindaco Cialente assicura che il piano è ormai pronto, è disponibile online, e presto verrà avviata una campagna informativa «con dei cartelli appositi, in televisione e su internet».