fonte: www.tvunoaq.tv
TVUNO L’AQUILA – Infuocata la nona udienza del processo alla Commissione Grandi Rischi. In aula l’ex Assessore Regionale alla Protezione Civile, Daniela Stati, che si difende. L’interrogatorio si infiamma sull’esistenza di due verbali.
L’Aquila, 29 ottobre
Gli Avvocati dell’accusa “torchiano i testimoni dell’Accusa, rei, a loro parere, di non essere rimasti sotto le macerie in quel tragico 6 aprile come i loro parenti che erano stati rassicurati dalle conclusioni ottimistiche della riunione della Commissione G. R. …!!!
Il video dell’udienza del 29 ottobre
Alcune testimonianze significative:
“Mia madre diceva che gli scienziati erano i ‘dottori della Terra’. Prima della riunione c’era apprensione, stavamo sul chi vive, poi siamo stati rassicurati e abbiamo abbassato moltissimo il livello di guardia“
(Marco Castellano, uno dei cinque testi ascoltati oggi assieme al fratello Fabrizio I due fratelli sono di Tempera. Hanno perso la madre il 6 aprile 2009 e sono tra coloro che hanno sporto denuncia contro la C.G.R.)
“Mia madre e’ stata ritrovata schiacciata dal materasso perche’ il letto si era chiuso, mia sorella e mio nipote li hanno ritrovati dal piano di sotto al piano di sopra”, ha ricordato, visibilmente provato. . .siamo stati rassicurati dalla Protezione civile e dalla Grandi rischi. Mia sorella e mia madre mi dissero di aver sentito la Stati e Barber in televisione che rassicuravano sui rischi che c’erano”.
Gianfranco Di Marco, – “interrogato” dagli avv.ti della difesa per un’ora e mezza!!!- Ha perso la madre, la sorella e il nipote ad Onna.
Di Marco ha citato l’ intervista di Gianfranco Colacito a De Bernardinis, Vice di Bertolaso. Al termine dell’intervista, Colacito chiede a De Bernardinis se poteva essere tranquillo e bersi «un buon bicchiere di vino di Onna»
IL VIDEO DELL’INTERVISTA DI COLACITO A DE BERNARDINIS
L’Aquila, 15 ottobre 2011
3a Udienza del Processo “Grandi Rischi”
Con le prime drammatiche testimonianze, è entrato nel vivo il processo contro la Commissione Grandi Rischi.
Alla presenza di Boschi, i familiari delle vittime hanno apertamente denunciato l’atteggiamento rassicurante mostrato dai componenti la Commissione nella ormai famosa riunione del 31 marzo 2009, che ha indotto moltissimi aquilani a trascurare le più elementari precauzioni dai pericoli imminenti del sisma.
“Andate a dormire tranquilli!!!!”
Da quel sonno non si sono più risvegliati
TVUNO L’AQUILA – Al via la seconda udienza del processo alla commissione grandi rischi: presenti in aula tre dei sette indagati Enzo Boschi, Bernardo De Berardinis, Mauro Dolce. Ascoltati, nel corso dell’udienza, i primi test tecnici dal Giudice del tribunale Marco Billi.

Via Luigi Sturzo dopo il sisma
Anche il processo per il crollo di Via Luigi Sturzo è stato rinviato al 20 gennaio 2012 per un difetto di notifica.
Cresce la protesta dei familiari delle vittime, lasciti soli a combattere una dura battaglia per ottenere GIUSTIZIA PER I LORO FIGLI
Nel crollo di due palazzine ( civico 33 e 39) morirono 29 persone:

Tonino Colonna
tra le vittime Tonino Colonna.
I crolli delle due palazzine di via Luigi Sturzo e di 11 edifici nelle zone vicine ( tutti edifici in cemento armato costruiti tra il 1950 e il 1965, gli anni in Italia del boom edilizio …!!!), ci siano state 135 vittime, il 45 per cento del totale delle vittime del terremoto del 6 aprile.
Ieri la commemorazione dei due anni e 1/2 del tragico evento del sisma, oggi la beffa del rinvio
MA LA GIUSTIZIA PER QUESTI GIOVANI A CUI E’ STATO RUBATO IL FUTURO NON PUO’ ESSERE RINVIATA
Per il crollo della palazzina di Via Poggio santa Maria, in cui persero la vita 19 persone tra le quali Enza Terzini, nessuno pagherà.

Enza Terzini
Unico imputato è un anziano imprenditore di Scoppito (L’Aquila), che non può essere processato a causa dell’età avanzata (95 anni!): questo è quanto affermato dalla perizia depositata oggi e che sarà discussa nell’udienza del 25 novembre.
L’anziano imprenditore è l’unico indiziato del crollo della palazzina perche’ nel corso degli anni sono morti tutti gli altri responsabili della costruzione della palazzina:ingegneri e architetti.
Il crollo di via Poggio Santa Maria ha rappresentato uno dei momenti più drammatici del Sisma del 6 aprile: per 48 ore tutta la cittadina di Tocco si è stretta intorno ai genitori di Enza nell’illusoria speranza che Enza fosse ancora viva sotto le macerie.
Assente la Grande Stampa e i maggiori Media italiani

Commissione Grandi Rischi 31 marzo 2009
GIUSTIZIA, solo GIUSTIZIA : è questo quello che vogliono i familiari degli Studenti vittime del Terremoto.
Guarda il video di ABRUZZO24ORE.TV sul Summit della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009
L’AQUILA.
Dopo la pausa estiva riprendono i processi per i crolli del 6 aprile.
Si inizia venerdì 16 settembrecon il processo per il crollo del palazzo di Via D’Annunzio.
Nel crollo del palazzo di via D’Annunzio sono morte 13 persone. Sotto accusa, per i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni,un ingegnere e un tecnico.
Le altre udienze riguardano:
1) VIA XX SETTEMBRE 79. Fissata al 19 settembre la perizia disposta dal giudice sul crollo del palazzodi via XX Settembre 79.
Nove sono state le vittime. Gli indagati sono sette.
2) COMMISSIONE GRANDI RISCHI. E’ il procedimento più atteso, quello che ha maggiormente coinvolto gli Aquilani e l’opinione pubblica italiana.
Imputati sono tutti e sette i componenti della Commissione Grandi Rischi, che parteciparono alla riounione del 31 marzo 2009, quando tutta la popolazione aquilana era ormai all’estremo per lo stress di mesi e mesi di scosse di terremoto.
Quella riunione si concluse, si sa, con un nulla di fatto e un sostanziale messaggio di ottimismo che si rivelò fatale sei giorni dopo . Il 20 settembre si terrà la prima udienza.C’è molta attesa per questo processo, tenacemente voluto dai familiari dei giovani studenti universitari, che quella notte andarono a dormire tranquillizzati: “tanto non sarebbe successo nulla…”
Il processo ha preso le mosse dalla denuncia dell’ aquilano Antonio Valentini che per primo sollevò accuse sulle «affermazioni rassicuranti che hanno fuorviato la gente», il cosiddetto «mancato allarme».
3) VIA STURZO. Venerdì 7 ottobre prima udienza per il crollo di via Luigi Sturzo 39, dove morirono 21 persone. L’unico imputato è uno dei progettisti dell’edificio, di 85 anni. Anche in questo processo si parla di «calcestruzzo scadente, carenze costruttive consistenti nel numero minimo di staffe di collegamento delle armature, errori di progetto e di calcolo».
4) VIA ROMA 18. Venerdì 28 ottobre Tre ingegneri e un costruttore dovranno rispondere dell’accusa di lesioni e cooperazione in disastro colposo.
5) CASA DELLO STUDENTE. Undici gli imputati per Il crollo della Casa dello Studente, dove sono state spezzate otto giovanivite.
Le immagini drammatiche del crollo della Casa dello Studente sono certamente quelle che maggiormente hanno segnato le nostre coscienze e difficilmente potranno essere dimenticate.
Grande forza combattiva hanno mostrato i familiari delle Vittime della Casa dello Studente: con il Comitato da loro fondato all’indomani del 6 aprile sono
sempre stati in prima fila, insieme all’Avus, in ogni manifestazione,sotto la neve o con la pioggia, in questi 2 anni e mezzo a tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sulla Tragedia Aquilana, puntando il dito accusatorio contro quelle Autorità che dovevano proteggere i loro figli e non lo hanno fatto.
6) VIA POGGIO S.MARIA: 19 le vittime. Unico imputato un 95enne imprenditore.
7) CONVITTO NAZIONALE. Il 29 novembre riprende il processo per il crollo del Convitto nazionale che ha stroncato la vita a tre giovani ragazzi. Gli imputati sono 2.
Segui le inchieste sul Terremoto nella cronca de IL CENTRO
GIUSTIZIA PER TUTTE QUESTE GIOVANI VITTIME A CUI E’ STATO RUBATO IL FUTURO!
A.C.
L’AQUILA. Tutti a giudizio i componenti della Commissione grandi rischi che il 31 marzo 2009 si riunì all’Aquila.
La prima udienza di svolgerà a L’Aquila il 20 settembre.
«Oggi e’ una data importante nella storia della giurisprudenza in quanto per la prima volta vengono tratti a giudizio componenti di una commissione scientifica che aveva il dovere giuridico di valutare attentamente il rischio sismico.
A ciascuno di loro era noto che L’Aquila era una zona sismica, erano noto a ciascuno di loro che c’erano stati terremoti distruttivi preceduti da sciame sismico, era noto la vulnerabilita’ di molti edifici del centro storico e dei paesi limitrofi, tutto avrebbe dovuto indurre ad una diversa valutazione del rischio che non vuol dire certo prevedere il terremoto.
Invece dalle loro dichiarazioni e’ emerso un messaggio rassicurante che ha indotto molti a scegliere di restare nelle proprie abitazioni tipo casa dello studente ove hanno trovato la morte otto studenti e alcuni subito lesioni, di qui la condotta penalmente rilevanete che sara’ portato al vaglio del magistrato giudicante.
Oggi e’ altresi una data storica per L’Aquila perche’ si iniziera’ a dare una prima risposta ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime del 6 aprile del 2009»
Wania Della Vigna legale di parte civile (fonte Abruzzo24ore.TV)
LEGGI LA MEMORIA DEL PM della Procura de L’Aquila
Tra i numerosi filoni d’inchiesta sul terremoto del 6 aprile a L’Aquila aperti dalla Procura del capoluogo, uno sicuramente significativo è quello nei confronti dei partecipanti alla riunione della Commissione Grandi Rischi che si svolse a L’Aquila una settimana prima del Sisma e che si concluse con un nulla di fatto e con toni rassicuranti alla popolazione nei confronti del pericolo imminente del sisma.Ora il sostituto procuratore della Repubblica di L’Aquila ha chiesto il rinvio a giudizio dei 7 imputati che parteciparono alla riunione: Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi, Bernardo De Bernardinis, vice capo del settore tecnico operativo del dipartimento nazionale di Protezione Civile, unico accusato originario dell’Abruzzo, Enzo Boschi presidente dell’Ingv, Giulio Selvaggi direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore della fondazione Eucentre e responsabile del progetto Case, Claudio Eva ordinario di fisica all’Università di Genova e Mauro Dolce direttore dell’ufficio rischio sismico del dipartimento di Protezione civile.
L’accusa contestata è di omicidio colposo plurimo.
Il giudice ha però rifiutato la costituzioni di parte civile delle Associazioni che avevano promosso il processo, mentre ha ammesso tra le parti civili il Comune dell’Aquila.
Il “vero miracolo aquilano”: per la prima volta nella storia della nostra Repubblica una Proposta di Legge di iniziativa popolare verrà discussa in Parlamento.
Grazie alla straordinaria mobilitazione dei Cittadini Aquilani il Parlamento Italiano sarà costretto a prendere in considerazione le richieste degli Aquilani che da 2 anni, dal Sisma del 6 Aprile, attraverso Comitati, manifestazioni, iniziative, appelli al mondo della cultura … non hanno mai smesso di reclamare il loro diritto di essere protagonisti in prima persona della Ricostruzione di L’Aquila.
Leggi il Comunicato del ″Comitato Promotore Legge di solidarietà nazionale per i territori colpiti da disastri naturali″ → Continue reading »
Fermate il «processo breve»!

Il Messaggero del 10.04.2011 Cronaca di L'Aquila
Lettera aperta dei familiari delle Vittime del sisma del 6 aprile
«Il processo breve uccide di nuovo i morti aquilani».
Lo scrivono in una lettera aperta inviata ai parlamentari di maggioranza i familiari degli studenti uccisi nel sisma del 6 aprile ( Comitato Familiari Vittime Casa dello Studente, l’Associazione Vittime Universitarie Sisma e i Familiari Vittime del Convitto Nazionale:
“Il processo breve è un’altra tragedia per le vittime dell’Aquila. Il giorno in cui passerà la legge sarà nuovamente un lutto cittadino, per noi aquilani e per tutti quei genitori che da tutta Italia avevano mandato i lori figli a studiare all’Aquila e non a morirvi …
“Quelle vite ci sono state strappate dalla illegalità. E il dolore, il lutto, la devastazione hanno sconvolto per sempre l’esistenza dei sopravvissuti. A ciò oggi va aggiunto il decreto legge sul processo breve: esso rappresenterebbe una mannaia sui crolli assassini dell’Aquila, un’amnistia generalizzata per gli infortuni mortali avvenuti sul posto di lavoro, per i morti di amianto, di uranio, di frane, di alluvioni, per le vittime di Viareggio martoriate dalle ustioni e per molti reati contabili e societari…
“Per opporci a questo scempio e rivendicare il diritto alla giustizia per i nostri morti, saremo mercoledì mattina davanti a Montecitorio con i nostri striscioni e le foto dei nostri cari”.
“Chiediamo agli aquilani di essere con noi”.

6 aprile 2011 L'Aquila

Enza Terzini
L’AQUILA. Presentato, ieri mattina, il calendario delle manifestazioni promosse dal Comitato familiari vittime Casa dello studente, Avus e vittime Convitto nazionale, per la seconda ricorrenza del terremoto del 6 aprile. «Abbiamo invitato» ha spiegato Antonietta Centofanti portavoce degli organizzatori «Comitati di tutta Italia per costituire un Comitato nazionale sulle illegalità. Per ora hanno aderito le associazioni “Un’altra storia Rita Borsellino” “Familiari Vittime di mafia-Sonia Alfano”, “Legal Time” e “Vittime forze armate”. Annamaria Cialente ha ribadito che il clou delle iniziative sarà la fiaccolata «alla quale invitiamo tutti a partecipare. Comunque le nostre vittime del terremoto non devono essere ricordate solo nell’anniversario del sisma, ma sempre». Questo il programma per il 5 aprile. Dalle ore 16 alle 23 nel tendone di piazza Duomo: alle 16.30 «Storie d’Italia, incontro con i Comitati dei familiari di vittime di illegalità, con testimonianze e letture tratte dal volume a cura di Luca D’Ascanio «E lieve sia la terra: 24 scrittori per i morti del terremoto in Abruzzo». Alle 20.30 proiezione di un cortometraggio della durata dieci minuti. Poi la fiaccolata. Il concentramento è previsto intorno alle 23,30 del 5 aprile alla Fontana luminosa. Si andrà poi verso via Castello, viale Tagliacozzo, via Strinella, viale Collemaggio, e villa comunale per poi salire a piazza Duomo intorno alle 3. Ci saranno molte bandiere con i colori neroverdi della città e bandiere del Giappone in segno di solidarietà con la tragedia del popolo nipponico. A prescindere da queste iniziative ve ne sono altre collaterali. Il 4 aprile, alle 15, in Piazza Duomo, incontro con i vigili del fuoco in collaborazione con il Comitato 3e32. Il 5 aprile 2011 alle 11, in Piazza Duomo installazione della mostra denominata «Temporary».
(fonte IL CENTRO 29.3.11)
Iniziative per il 5 e 6 Aprile :
Conferenza Stampa COMITATO VITTIME CASA DELLO STUDENTE, AVUS, COMITATO 3e32

Legge di iniziativa popolare