La Procura della Repubblica dell’Aquila sommersa dagli esposti dei familiari Continue reading »
Proteste del Comitato familiari studenti vittime del terremoto:NO AL PROCESSO BREVE!.
Come promesso, sotto una pioggia battente, si sono presentati all’ingresso della caserma della Guardia di Finanze con i loro striscioni che chiedono giustizia per i loro figli uccisi non dal terremoto ma dall’Incuria e dall’Indifferenza degli uomini.
Hanno colto l’occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario e della presenza del Ministro della Giustizia per fare sentire ancora una volta tutta la loro rabbia, tutta la loro indignazione verso uno Stato che ha trascurato i loro figli da vivi e continua a ignorarli da morti.
Dall’8 settembre 2009 quando si sono presentati davanti a Palazzo Chigi in un doloroso silenzio con le loro magliette nere, con le foto dei loro figli, con i loro occhi pieni di pianto, tra la quasi totale indifferenza dei Parlamentari e della stampa, poco o nulla è cambiato: solo accenni di avvii di filoni d’inchiesta; un po’ poco per chi si aspettava una maggiore attenzione dagli apparati dello Stato che pure avevano fatto grandi promesse nei giorni dei Funerali di Stato.
— Non sarete dimenticati,
così gridavano tutti, così la Grande Stampa titolava, dopo avere riempito pagine e pagine dei loro quotidiani, settimanali, mensili delle immagini del Dolore, della Morte, dei loro Figli.
Ci ferisce vedere questi genitori, parenti, amici dei ragazzi morti nel sisma, sferzati dal maltempo, zuppi di pioggia, infreddoliti e impietriti nel loro dolore, mentre dentro in un’aula gremita di Autorità, di Ermellini, di Toghe si celebrano i fasti della Giustizia.
Ma Giustizia è quello che chiedono i genitori di queste giovani vite mentre temono che con il DL in discussione al Parlamento essa venga delusa.
Giustizia per questi ragazzi, che abbiamo imparato a conoscere ed amare dopo la loro morte, attraverso le pagine dei quotidiani, attraverso il racconto dei loro amici e familiari.
Giustizia per questi studenti, che erano andati a L’Aquila per studiare, per costruirsi il loro futuro e che un destino crudele ha tolto ai loro sogni più belli e all’affetto di chi li amava.
Comitato familiari studenti Casa dello Studente
«Facciamo questo per ricordare i nostri figli perché le occasioni sono poche», ha detto un padre .
— Non sarete dimenticati … come suonano vuote queste parole.
A volte c’è da chiedersi se valga la pena di essere fieri di essere Italiani
NON LASCIAMOLI SOLI!
LORO NON HANNO PIU’ NESSUNO MA NOI LI POSSIAMO AIUTARE!!!
prof. Angelo Civitareale