Le 309 Vittime del Sisma del 6 aprile, i Genitori, i Parenti, gli Amici dei 55 Studenti uccisi per l’incuria di chi li doveva proteggere, la Città di L’Aquila, il suo Centro Storico , i suoi Monumenti, le sue Chiese, le sue case, i suoi cittadini, tutto l’Aquilano, tutto l’Abruzzo, tutti coloro che si sono battuti per un anno e mezzo per la Rinascita della Città e hanno preso solo manganellate e denunce … meritano rispetto anche da chi non è degno di rappresentare il nostro Paese .
Le scuse tardive, i ripensamenti, gli aggiustamenti di tiro, i “volevo dire un’altra cosa” non servono …
Rimangono le parole, che sono macigni che percuotono la coscienza di chi ha veramente e solamente a cuore il Bene di L’Aquila e fanno sanguinare.
Il ricordo di quella Notte tremenda è ancora vivo e non potrà mai essere cancellato
L’Aquila è una tragedia nazionale; molti ancora stentano a rendersene conto